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                tutto alla fiscalità e alle guerre commerciali, ma le compone in un dia-
                logo costante con percorsi inattesi e pratiche informali, determinanti
                nei processi di negoziazione, con una saldezza argomentativa frutto di
                una lunga elaborazione concettuale grazie alla quale l’autore ha ac-
                quisito una proiezione sistemica capace di andare oltre l’impianto sto-
                riografico dominato dal modello della catena di comando e delle reti
                tra centro e periferia.
                   Accostando in una chiave progressiva le politiche di conquista e di
                sfruttamento della Spagna e del Portogallo, questo lavoro ha ripreso la
                suggestione narrativa dell’oramai classico Imperi dell’Atlantico di John
                Elliott  nel  quale  lo  studioso  aveva  tratteggiato  un  grande  affresco
                dell’America degli europei confrontando, con un racconto di ampio re-
                spiro, l’arrivo e il radicamento del dominio degli spagnoli e quello più
                tardo degli inglesi.
                   I flussi concomitanti provenienti dalla penisola iberica sono invece
                proposti nella chiave di una evidenza storica lontana da ogni eccezio-
                nalità nell’argomentazione di Yun Casalilla, risultato di un processo di
                espansività determinata da una riserva di risorse non solo economiche
                che Castiglia e monarchia lusitana avevano accumulato nel quadro
                della loro intensa storia mediterranea, alla ricerca di spazi meno asfit-
                tici di quelli dominati dal sistema consolidato della politica europea,
                ma anche dal controllo della proprietà terriera e dalla struttura signo-
                rile delle rendite.
                   Scevro dall’intento di mera comparazione, il confronto tra l’approc-
                cio  fiscalmente  entropico  del  Portogallo  e  la  centralizzazione  del  si-
                stema del prelievo e della ripartizione degli oneri proprio della proie-
                zione  globale  degli  Asburgo  offrono  all’autore  la  cifra  per  il  supera-
                mento dello stilema del mismanagment così a lungo utilizzato per de-
                finire il governo spagnolo, in favore di una visione nella quale la plu-
                ralità giurisdizionale impiantata sulle dinamiche tra conflitto e nego-
                ziazione del privilegio hanno superato la semplice disparità di contesto
                tra il terreno di conquista asiatico e quello sudamericano meno resi-
                stente all’imposizione tanto militare che tributaria. Il tutto nell’ottica
                di una dimensione della stabilità garantita in entrambi i contesti tanto
                dall’omogeneità  dell’impianto  politico  e  istituzionale  che  dagli  spazi
                concessi alla unoficial law dalla forza istituzionale degli imperi. Uno
                sguardo più attento ai percorsi informali del privilegio, insomma, piut-
                tosto che alla strutturazione istituzionale, peraltro cruciale nella let-
                tura del sistema portoghese delle enclave che, rispetto ai grandi Stati
                della Nueva España, lasciava ampio spazio alla contrattazione.
                   In questo libro, dunque, arriva a maturazione omogenea quel com-
                plesso percorso di costruzione di un metodo storiografico che ha preso
                forma in due volumi coordinati da Yun-Casalilla degli anni passati.





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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