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254 Vittoria Fiorelli
tutto alla fiscalità e alle guerre commerciali, ma le compone in un dia-
logo costante con percorsi inattesi e pratiche informali, determinanti
nei processi di negoziazione, con una saldezza argomentativa frutto di
una lunga elaborazione concettuale grazie alla quale l’autore ha ac-
quisito una proiezione sistemica capace di andare oltre l’impianto sto-
riografico dominato dal modello della catena di comando e delle reti
tra centro e periferia.
Accostando in una chiave progressiva le politiche di conquista e di
sfruttamento della Spagna e del Portogallo, questo lavoro ha ripreso la
suggestione narrativa dell’oramai classico Imperi dell’Atlantico di John
Elliott nel quale lo studioso aveva tratteggiato un grande affresco
dell’America degli europei confrontando, con un racconto di ampio re-
spiro, l’arrivo e il radicamento del dominio degli spagnoli e quello più
tardo degli inglesi.
I flussi concomitanti provenienti dalla penisola iberica sono invece
proposti nella chiave di una evidenza storica lontana da ogni eccezio-
nalità nell’argomentazione di Yun Casalilla, risultato di un processo di
espansività determinata da una riserva di risorse non solo economiche
che Castiglia e monarchia lusitana avevano accumulato nel quadro
della loro intensa storia mediterranea, alla ricerca di spazi meno asfit-
tici di quelli dominati dal sistema consolidato della politica europea,
ma anche dal controllo della proprietà terriera e dalla struttura signo-
rile delle rendite.
Scevro dall’intento di mera comparazione, il confronto tra l’approc-
cio fiscalmente entropico del Portogallo e la centralizzazione del si-
stema del prelievo e della ripartizione degli oneri proprio della proie-
zione globale degli Asburgo offrono all’autore la cifra per il supera-
mento dello stilema del mismanagment così a lungo utilizzato per de-
finire il governo spagnolo, in favore di una visione nella quale la plu-
ralità giurisdizionale impiantata sulle dinamiche tra conflitto e nego-
ziazione del privilegio hanno superato la semplice disparità di contesto
tra il terreno di conquista asiatico e quello sudamericano meno resi-
stente all’imposizione tanto militare che tributaria. Il tutto nell’ottica
di una dimensione della stabilità garantita in entrambi i contesti tanto
dall’omogeneità dell’impianto politico e istituzionale che dagli spazi
concessi alla unoficial law dalla forza istituzionale degli imperi. Uno
sguardo più attento ai percorsi informali del privilegio, insomma, piut-
tosto che alla strutturazione istituzionale, peraltro cruciale nella let-
tura del sistema portoghese delle enclave che, rispetto ai grandi Stati
della Nueva España, lasciava ampio spazio alla contrattazione.
In questo libro, dunque, arriva a maturazione omogenea quel com-
plesso percorso di costruzione di un metodo storiografico che ha preso
forma in due volumi coordinati da Yun-Casalilla degli anni passati.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)