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684 Fabrizio Filioli Uranio, Gaetano Sabatini
Fonte: G. Muto, Strategie e strutture del controllo militare del territorio del Regno di Napoli
nel Cinquecento, in E. G. Hernán, D. Maffi (e cura di) Guerra y sociedad en la Monarquía
Hispánica. Polítíca, estrategía y cultura en la Europa moderna (1500-1700), vol. I, Edicio-
nes del Laberinto, Madrid, 2006, pp. 153-170, p. 162.
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Napoli . Nel Libro 42 è trascritto ciò che venne sottoposto al pro-
cesso di valutazione e, aspetto davvero interessante, è che tutto,
dagli scafi, al cordame, alle munizioni venne valutato. Ma, ciò che
bisogna sottolineare, è che anche gli uomini – schiavi, forzati, buo-
navoglia – vennero certosinamente contati e valutati. I forzati rap-
presentavano il 74,6% dei rematori, gli schiavi il 15,4% e i
buonavoglia solo il 10% (Tab. 1).
Come sottolineato da Vincent, il dato che emerge con forza dalla
Tabella 1 è il numero dei forzati, che solitamente nelle marinerie occi-
dentali, a parte la flotta pontificia, è largamente inferiore al 74% del
totale e a volte, allora e nei decenni successivi, si attestava sul 10-
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15% . Ciò che ci interessa maggiormente è il discorso legato al pro-
cesso di valutazione degli schiavi, che potrebbe fornire informazioni
molto interessanti sulla loro identità. Il costo di questi uomini veniva
determinato attraverso diverse fasi di contrattazione: una prima valu-
tazione veniva effettuata da un rappresentante del viceré, la seconda
14 B. Vincent, p. 837.
15 Ibidem.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017 n.41
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)