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Una strada, due regge, una mappa: la committenza di don García Álvarez de Toledo 545
Fig. 1. Aphrodisium, da Darinel (pseudonimo di G. Boileau de Bouillon), La Sphère des
deux mondes: composée en Français par Darinel, pasteur des Amadis, Jean Richart au
Soleil d’Or, Anverse, 1555.
Era stato presente in prima linea, sin dalla più giovane età, quale
braccio armato del padre Pedro, celebre viceré di Napoli che lo avevo
posto al comando della flotta di quel regno, in quasi tutti gli epici
scontri, non solo navali, del Cinquecento europeo, di fatto iniziatore di
quella che sarebbe stata definita più tardi «la gran dinastia de los Vil-
6
lafranca propiamente marinos» : le prese di Corone (1534) e di Tunisi
(1535), la disfatta di Algeri (1541), la conquista di Africa (1550), suo
vero “capolavoro” bellico tale da fargli guadagnare «mortal odio e per-
petua nemistà» da parte dell’allora viceré di Sicilia Juan de Vega 7
[Fig. 1], la guerra di Siena, in cui si distinse nella capitolazione di
6 La definizione è di Hugo O’ Donnel, che significativamente intitola un suo contributo
evidenziando il rapporto tra il casato e il mare; cfr. H. O’Donnel y Duque de Estrada, Los
Álvarez de Toledo en el mar, in M.d.P. García Pinacho (ed.), Los Álvarez de Toledo, nobleza
viva, Junta de Castilla y León, Segovia, 1998, pp. 187-219, alla p. 203.
7 Anche dopo la caduta della città lo scontro fra Vega e Toledo si sarebbe sempre più
inasprito e i dissapori si sarebbero tramutati in aperta inimicizia: «Dopo ch’Africa fu
presa, e saccheggiata, volle il Viceré Giovanni de Vega essere riconosciuto per solo Capi-
tan Generale, e come tale cominciò a far in nome proprio publicare i Bandi et a gover-
nare, e commandare assolutamente. Di che si tenne D. Garçia di Toledo dal Viceré molto
offeso. Poscia che come Collega, e Compagno, fin all’hora trattato l’haveva. E parendogli
n.41 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)