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Una strada, due regge, una mappa: la committenza di don García Álvarez de Toledo 551
Fig. 6. Arcenal novo fato l’anno 1565, da A. Lafrery, La nobile città di Messina, Roma,
1567, dettaglio.
l’estero le competenze dei tecnici migliori: il nuovo porto di Palermo 18
e l’arsenale di Messina 19 [Figg. 5, 6]. Queste due importanti opere pub-
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bliche, come ho avuto modo di dimostrare in un recente contributo ,
vanno infatti indiscutibilmente ricondotte non solo all’iniziativa, ma
persino alla progettualità dello stesso viceré. D’altra parte, si trattava
di progetti incentrati sul mare e sull’armata navale, che non potevano
non vedere l’attiva partecipazione del Grande Ammiraglio, un uomo
che fin da giovane aveva solcato le rotte mediterranee, che aveva co-
struito la propria carriera e, di fatto, la propria identità al comando
della flotta, con responsabilità via via più grandi, spendendo gran
18 Sul porto di Palermo, cfr. M.C. Ruggieri Tricoli, M.D. Vacirca, Palermo e il suo porto
(750 a.C.-1986), Giada, Palermo, 1986; G. Cardamone, M. Giuffré, La città e il mare: il
sistema portuale di Palermo, in G. Simoncini (a cura di) Sopra i porti di Mare. III. Sicilia e
Malta, L. S. Olschki, Firenze, 1997, pp. 159-192.
19 Sull’arsenale messinese, cfr. N. Aricò, Segni di Gea, grafie di Atlante. Immagini della
Falce dal VI secolo a.C. all’epifania della Cittadella, in N. Aricò (a cura di), La penisola di
San Raineri, diaspora dell’origine, «Rassegna di studi e ricerche. Dipartimento di Rap-
presentazione e Progetto dell’Università di Messina», 4 (2002), pp. 19-88, in particolare
alle pp. 43-59.
20 M. Vesco, Un viceré ammiraglio per un’isola cit.
n.41 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)