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                terremoto del 1703 . Inoltre, un evento che ha ricevuto particolare
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                attenzione dalla storiografia è il terremoto calabro-messinese del 1783,
                oggetto di molti lavori di Augusto Placanica, il quale ha indagato le
                conseguenze che l’opera di ricostruzione e le riforme del governo bor-
                bonico ebbero sul tessuto sociale calabrese . Lo studio di casi, dun-
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                que, non è mancato in Italia, anzi l’attenzione per eventi particolari è
                prevalsa sulla prospettiva comparativa.
                   Il sisma calabrese del 1783, per la vasta eco che comportò nel di-
                battito scientifico dell’epoca e per la gestione da parte delle autorità,
                può essere paragonato a un evento ancor più celebre: il terremoto di
                Lisbona del 1755 ; in Calabria, infatti, il governo borbonico, approfit-
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                tando della scomposizione del tessuto sociale dovuta al terremoto, in-
                tervenne per tentare di riformare radicalmente la distribuzione della
                proprietà, l’edilizia, l’urbanistica degli insediamenti, la presenza delle
                istituzioni ecclesiastiche  come era accaduto a Lisbona.
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                   Eventi come questi sono stati a lungo considerati dagli storici come
                un momento di svolta nella concezione del disastro naturale e nella
                gestione dell’emergenza. Ispirati dal suggestivo lavoro di J. Delumeau
                sulla paura, molti hanno sostenuto che, secondo gli uomini di antico
                regime, l’unico rimedio utile contro la catastrofe in quanto manifesta-
                zione dell’ira divina fosse pentirsi e impegnarsi in opere di espiazione
                come digiuni e processioni . Ciò almeno fino al XVIII secolo, quando
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                si sarebbe affermata una cultura scientifica in cui il disastro sarebbe
                stato considerato un fenomeno naturale spiegabile e gestibile. Tutta-
                via, reinserendo l’evento nel suo specifico contesto religioso, scientifico
                e politico, come hanno fatto studi più recenti, appare più chiaro che
                le società di antico regime anche prima di Lisbona tentarono di trovare


                   17  S. Mantini, Reti cittadine, cultura e società all'Aquila alla vigilia del terremoto del
                1703, «Città e Storia», 6, 1 (2011), L'Aquila oltre i terremoti: costruzioni e ricostruzioni
                della città, S. Ciranna, M. Vaquero Pineiro (a cura di), pp. 33-81; R. Colapietra, Il terre-
                moto aquilano del 1703, «Rivista storica abruzzese», LXVI, 3 (2013), pp. 222-229.
                   18  A. Placanica, Il filosofo e la catastrofe. Un terremoto del Settecento, Einaudi, Torino,
                1985; più di recente D. Cecere, Questa popolazione è divisa d’animi, come lo è di abita-
                zione. Note sui conflitti legati alla ricostruzione post-sismica in Calabria dopo il 1783, «Di-
                mensioni e problemi della ricerca storica», XXVI, 2 (2013), pp. 191-221; id., Scritture del
                disastro  e  istanze  di  riforma  nel  Regno  di  Napoli  (1783).  Alle  origini  delle  politiche
                dell’emergenza, «Studi Storici», 58, 1 (2017), pp. 187-214; D. Cecere, C. De Caprio, Stra-
                tégies de communication et plans de reconstruction après le tremblement de terre de 1783
                en Calabre, in G.J. Schenk, T. Labbé (eds.), Une Histoire du sensible cit., pp. 221-241.
                   19  Uno studio classico sul “terremoto di Lisbona” è J.A. França, Una città dell'illumi-
                nismo: la Lisbona del marchese di Pombal, Officina, Roma, 1972 (ed. or., Lisboa, 1965).
                Più di recente è apparso M. Molesky, The gulf of fire: The destruction of Lisbon, or apoc-
                alypse in the age of science and reason, Alfred A. Knopf, New York, 2015.
                   20  È quanto ha sostenuto D. Cecere, Questa popolazione è divisa d’animi cit., p. 193.
                   21  J. Delumeau, La paura in Occidente: storia della paura nell'età moderna, Il saggia-
                tore, Milano, 2018 (ed. or. Paris, 1978).



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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