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Istituzioni del Regno di Napoli di fronte ai sismi del XVII secolo   123


                    una spiegazione scientifica al disastro naturale e si spesero sul come
                    fronteggiare l’emergenza .
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                       Gli  studi  esistenti  sul  tema  hanno  dunque  indagato  largamente
                    l’impatto delle catastrofi sulle società da un punto di vista antropolo-
                    gico. Allo stesso tempo è stato messo in luce il ruolo del clero, spesso
                    primo anello informativo sui disastri e coordinatore degli interventi di
                    soccorso. Lo scopo di queste pagine, però, è dare un contributo al tema
                    della  gestione  dell’emergenza,  indagando  esclusivamente  le  reazioni
                    delle istituzioni laiche, centrali e provinciali, del Regno di Napoli ri-
                    spetto ai terremoti che ebbero luogo nel XVII secolo. L’ipotesi di ricerca
                    è che esistesse una politica di gestione dell’emergenza in età moderna
                    basata sulla raccolta e la circolazione delle informazioni , poiché co-
                                                                           23
                    noscere significava controllare e governare .
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                       L’analisi procederà attraverso un confronto comparativo dei docu-
                    menti prodotti all’indomani dei maggiori eventi sismici che colpirono il
                    Regno di Napoli nel XVII secolo: Gargano (1627), Calabria (1638), Gar-
                    gano  (1646),  Calabria  (1659),  Sannio  (1688),  Irpinia-Basilicata
                    (1694) . Tale comparazione, che riguarda solo casi interni al Regno, è
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                    stata  scelta  per  cogliere  l’evoluzione  delle  risposte  all’emergenza  da
                    parte delle istituzioni “napoletane” sul lungo periodo, senza l’inten-
                    zione di sottovalutare eventi, come il sisma del 1693 nel Val di Noto,
                    che, per il loro carattere devastante, per la loro prossimità geografica
                    e per gli strettissimi legami politici e culturali esistenti tra Regno di
                    Sicilia e Regno di Napoli, possono aver influenzato il modo di agire
                    delle suddette istituzioni.




                       22  A. Janku, G. Schenk, F. Mauelshagen, Historical disaster in context cit., Introduc-
                    tion, pp. 1-12.
                       23  La storiografia sulla circolazione delle informazioni è vasta. Tra i risultati maggiori
                    dell’ultimo ventennio si veda: B. Dooley, S.A. Baron (eds.), The politics of information in
                    early modern Europe, Routledge, London-New York, 2001; L'informazione politica in Ita-
                    lia, secoli XVII-XVIII. Atti del Seminario organizzato presso la Scuola normale superiore,
                    Pisa, 23 e 24 giugno 1997, a cura di E. Fasano Guarini, M. Rosa, Scuola normale su-
                    periore, Pisa, 2001; M. Infelise, Prima dei giornali: alle origini della pubblica informazione,
                    secoli XVI e XVII, Laterza, Roma-Bari, 2002; F. De Vivo, Patrizi, informatori, barbieri:
                    politica e comunicazione a Venezia nella prima età moderna, Feltrinelli, Milano, 2012; M.
                    Rospocher (ed.), Beyond the public sphere: opinions, publics, spaces in early modern Eu-
                    rope, Il mulino, Bologna, Duncker & Humblot, Berlin, 2012; M. Infelise, I padroni dei
                    libri: il controllo sulla stampa nella prima età moderna,  Laterza,  Roma-Bari,  2014;  J.
                    Raymond, N. Moxham (eds.), News Networks cit.
                       24  Sul tema si veda A. Brendecke, The empirical empire: Spanish colonial rule and the
                    politics  of  knowledge,  De  Gruyter  Oldenbourg,  Berlin-Boston,  2016  (ed.  or.  Madrid,
                    Frankfurt, 2012).
                       25  I nomi convenzionali attribuiti a questi eventi sismici sono tratti dalla classifica-
                    zione dell’Ingv e si riferiscono alla zona epicentrale. Nell’analisi dei singoli casi i luoghi
                    verranno indicati secondo la denominazione antica delle province del Regno di Napoli.


                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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