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                un momento di massima incertezza come quello che seguiva la cata-
                strofe ; i luoghi sacri inoltre rappresentavano un catalizzatore sociale
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                attorno a cui la comunità tendeva a raccogliersi per non disgregarsi .
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                Il terremoto era dunque largamente considerato come manifestazione
                dell’ira divina contro i peccati degli uomini . Questo però non implica
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                necessariamente che la reazione delle autorità si esaurisse nell’orga-
                nizzare servizi religiosi .
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                   Se  prendiamo  in  considerazione  la  documentazione  di  carattere
                amministrativo prodotta dalle magistrature centrali e periferiche del
                Regno di Napoli, possiamo tentare di ricostruire il meccanismo di pro-
                duzione e circolazione delle informazioni sul sisma, che chiarisce me-
                glio quale sia stato il loro ruolo nel gestire l’emergenza. È importante
                ribadire che la documentazione analizzata qui e per gli altri casi fu
                prodotta essenzialmente da istituzioni laiche e dunque non consente
                di cogliere appieno quale sia stato il ruolo del clero nell’organizzazione
                dei soccorsi. In questo caso la nostra fonte principale sono i verbali
                delle riunioni, detti notamenti, del Consiglio Collaterale, l’organo poli-
                tico che affiancava il viceré al governo . Più che il contenuto delle in-
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                formazioni  relative  al  terremoto,  i  notamenti  ci  permettono  di  rico-
                struire le varie fasi della circolazione delle notizie tra le istituzioni nei
                momenti immediatamente seguenti alle prime scosse, così come sche-
                matizzato in figura 2. Non è stato possibile reperire delle relazioni sul
                sisma provenienti dai luoghi colpiti, ma solo la notizia indiretta che
                l’informazione aveva raggiunto le istituzioni napoletane . Pertanto ci
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                   34  È la tesi che Monica Azzolini ha dimostrato studiando la nascita e l’affermazione
                del culto di S. Filippo Neri come protettore dei terremoti. In un tentativo di conciliazione
                tra cause naturali e soprannaturali il suo patronato sarebbe stato spiegato come la lo-
                gica  conseguenza  delle  sue  particolari  condizioni  fisiche:  come  in  vita  il  santo  aveva
                tenuto a bada le violente palpitazioni cardiache di cui soffriva, così egli avrebbe potuto
                fare con le palpitazioni della terra, cfr. M. Azzolini, Coping with catastrophe. St. Filippo
                Neri as patron saint of earthquakes, «Quaderni Storici», 156, 3 (2017), pp. 727-750.
                   35  Lo ha messo in evidenza per esempio Liliane Dufour nella ricostruzione del Val di
                Noto dopo il sisma del 1693, L. Dufour, La reconstruction religieuse cit., pp. 527-528.
                   36  G. Quenet, Earthquakes in early modern France: from the old regime to the birth of
                a new risk, in A. Janku, G. Schenk, F. Mauelshagen (eds.), Historical disaster in context
                cit., pp. 94-114, p. 102.
                   37  Ivi, p. 101.
                   38  Sulle origini del Consiglio Collaterale si veda R. Sicilia, Un Consiglio di spada e di
                toga: il Collaterale napoletano dal 1443 al 1542, Guida, Napoli, 2010.
                   39  Le relazioni ufficiali venivano talvolta pubblicate in una versione a stampa, il pas-
                saggio, però, richiedeva una selezione dei contenuti o una vera e propria censura. Sul
                rapporto tra relazioni ufficiali e testi a stampa si veda A. M. Rao, “In esecuzione dei
                sovrani incarichi”: le relazioni al re di Giuseppe Maria Galanti, in Un illuminista ritrovato:
                Giuseppe  Maria  Galanti,  Atti  del  Convegno  di  Studi,  Fisciano-Amalfi,  14-16  febbraio
                2002, M. Mafrici, M.R. Pelizzari (a cura di), Laveglia, Salerno, 2006, pp. 55-71.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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