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Calamità ambientali e risposte politiche nella monarchia ispanica 69
Molti sono gli aspetti sociali, culturali, politici, religiosi etc. che lo
studio delle calamità del passato consente di approfondire, e molti sa-
rebbero gli approcci possibili. La scelta della comunicazione come asse
attorno a cui far ruotare tutti i contributi deriva innanzitutto da due
ragioni: da un lato, per il ruolo strategico che essa assume nelle emer-
genze di massa, come già accennato, allorché l’enormità degli eventi e
i loro effetti luttuosi non consentono al sistema sociale di compren-
derne immediatamente le cause e di attribuire a essi un senso. Dall’al-
tro, perché su questo terreno ci è sembrato possibile far interagire
l’analisi delle percezioni e delle rappresentazioni con lo studio delle
risposte sociali e istituzionali che i gruppi colpiti erano in grado di
predisporre.
Negli ultimi decenni lo studio dei disastri legati a fenomeni naturali
ha guadagnato una posizione di rilievo nelle scienze umane e sociali,
e anche negli studi storici. La causa è da ricercare non solo nelle pres-
santi e inquietanti domande suscitate dall’attualità, dai cambiamenti
climatici innanzitutto, ma anche nella constatazione che – analoga-
mente a quanto è stato osservato di recente a proposito delle epidemie
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– i fenomeni naturali e il loro impatto sono parte integrante dell’espe-
rienza dei gruppi umani, dei loro rapporti con l’ambiente in cui vivono,
e sono essenziali per comprendere le dinamiche della società tanto
quanto le crisi economiche, le guerre, le rivoluzioni, etc. In tempi re-
centi, perciò, molte acquisizioni sono state fatte anche negli studi sto-
rici e archeologici, soprattutto nella storiografia in lingua inglese, ma
non solo : sono state raccolte ed elaborate enormi quantità di dati su
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piogge, siccità, inondazioni, etc. ; sono stati messi a punto metodi
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d’indagine sempre più complessi , e nel corso degli anni è stato rive-
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lato il potenziale conoscitivo di fonti in precedenza poco note o poco
utilizzate, sono stati individuati nuovi oggetti di studio, aperte pro-
spettive d’indagine inedite.
8 F.M. Snowden, Epidemics and Society. From the Black Death to the Present, Yale
University Press, New Haven – London, 2019, p. 2.
9 Cfr. ad es. L.A. Arrioja, A. Alberola Romá (eds.), Clima, desastres y convulsiones
sociales en España e Hispanoamérica, siglos XVII-XXI, Universidad de Alicante – El Co-
legio de Michoacán, Alicante – Zamora, 2016; R. Altez, I. Campos Goenaga (eds.), Antro-
pología, historia y vulnerabilidad. Miradas diversas desde América Latina, El Colegio de
Michoacán, Zamora, 2018.
10 Cfr. il database bibliografico del Climate History Network, della Georgetown Uni-
versity e della Ohio State University, che a oggi supera i 4.260 titoli http://www.clima-
tehistory.net/bibliography (ultima consultazione 31.01.2021). Per studi centrati soprat-
tutto sull’area mediterranea, cfr. l’intensa attività del Grupo de Investigación en Historia
y Clima dell’Università di Alicante https://cvnet.cpd.ua.es/curriculum-breve/grp/es/
grupo-de-investigacion-en-historia-y-clima/524 (ultima consultazione 31.01.2021).
11 E. Guidoboni, J.E. Ebel, Earthquakes and Tsunamis in the Past: A Guide to Tech-
niques in Historical Seismology, Cambridge University Press, Cambridge, 2009.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)