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                sistema di insediamenti nella parte   colonizzazione  greca  della  regione
                centro-occidentale  dell’isola.  Oltre   sembra interminabile e perdura qua-
                alla  modalità  con  cui  assegnare  il   si senza soluzione di continuità an-
                territorio e i singoli terreni, la que-  che  nell’Ottocento,  quando  ormai
                stione della tolleranza verso gli orto-  l’anima greca di Montresta si è dis-
                dossi  accompagna  tutta  la  vicenda   solta per sempre».
                preparatoria.                          Nel  terzo  capitolo,  Filellenismo e
                   Sul  piano  organizzativo,  si  era   colonizzazione  interna,  Salice  deco-
                pensato alla costituzione di un con-  struisce una memoria di matrice fi-
                siglio delle colonie, derivato dall’as-  lellenica in merito alla vicenda greca
                semblea dei capifamiglia, al quale af-  a Montresta, ossia il mito della liqui-
                fidare il compito di rappresentare il   dazione  violenta  della  colonia  da
                corpo  della  università,  di  gestire  le   parte dei sardi locali, un mito inven-
                possibili controversie attorno alla di-  tato negli anni Trenta dell’Ottocento,
                stribuzione dei lotti di terreno ai co-  sull’onda delle emozioni romantiche
                loni. In concreto, alla fine, si è deciso   suscitate dalla ribellione greca con-
                di spostare i greci corsi sull’isola di   tro il dominio ottomano. In altre pa-
                Sant’Antioco, ma anche questa ipo-  role, la contaminazione tra l’eco dei
                tesi naufragò.                      fatti della grande storia e i fatti della
                   Il secondo capitolo, Fondazione e   storia locale.
                scomparsa  di  un  villaggio  greco,  ri-  L’ultimo  capitolo,  La  diaspora
                percorre la storia del villaggio di San   greca  a  Cagliari,  tratta  dell’inseri-
                Cristoforo  di  Montresta  dal  1751.   mento  di  esuli  greci,  arrivati  a  Ca-
                Come scrive Salice, «la colonia nasce   gliari negli anni Settanta del Sette-
                libera  dalla  gestione  collettiva  della   cento. La città era certo un ambiente
                terra e ciascun proprietario ha la fa-  più accogliente, ben diverso rispetto
                coltà di chiudere e riparare il proprio   al contesto rurale, al territorio colo-
                terreno ne’ confini per ora marcati».   nizzato;  in  più,  si  era  all’indomani
                Ma, col tempo, il villaggio e i terreni   della spedizione russa nel Mediterra-
                diventano mira di ambizioni feudali   neo sotto la guida del conte Aleksej
                del marchese Antonio Todde, ma an-  Orlov.  La  comunità  scismatica,  co-
                che oggetto di contrasto con la vicina   munque  “invisibile”,  non  ingom-
                cittadina di Bosa, con i nobili e alle-  brante, posta sotto l’alone, più allu-
                vatori locali. Si approda a fatti di vio-  sivo che reale, di protezione dell’im-
                lenza e quindi alla risposta delle isti-  peratrice di Russia, Caterina II, ebbe
                tuzioni  statali.  Una  situazione  pe-  vita  diversa  rispetto  alla  colonia
                sante:  «lo  spazio  per  i  greci  si  re-  greca di Montresta.
                stringe  giorno  dopo  giorno;  sgraditi   Il libro si chiude con la riflessione
                ai  bosani,  che  desiderano  sfruttare   di quanto poi i greci sardi, una volta
                liberamente i salti di Montresta oc-  assimilatisi,  fossero  convinti  che  i
                cupati  dalla  colonia;  sgraditi  al  go-  metodi sperimentati dalla colonizza-
                verno sardo che li ‘vende’ al miglior   zione  fossero  opportuni  per  trarre
                offerente; sgraditi perfino al feudata-  dalla miseria le campagne dell’isola.
                rio  che,  bisognoso  di  recuperare  il   «Proprio da questo mondo assimilato
                forte  investimento  fatto  per  l’acqui-  – conclude Salice – scaturisce l’impe-
                sto  del  feudo,  teme  l’insolvenza  dei   gno per il ripopolamento della Sarde-
                coloni». Situazione che si trascina di   gna». Insomma, si conferma come le
                decennio  in  decennio.  Alla  fine,  «il   migrazioni mediterranee, i passaggi
                conflitto  territoriale  generato  dalla   di  comunità  da  un  luogo  all’altro,





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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