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498 Recensioni e Schede
sistema di insediamenti nella parte colonizzazione greca della regione
centro-occidentale dell’isola. Oltre sembra interminabile e perdura qua-
alla modalità con cui assegnare il si senza soluzione di continuità an-
territorio e i singoli terreni, la que- che nell’Ottocento, quando ormai
stione della tolleranza verso gli orto- l’anima greca di Montresta si è dis-
dossi accompagna tutta la vicenda solta per sempre».
preparatoria. Nel terzo capitolo, Filellenismo e
Sul piano organizzativo, si era colonizzazione interna, Salice deco-
pensato alla costituzione di un con- struisce una memoria di matrice fi-
siglio delle colonie, derivato dall’as- lellenica in merito alla vicenda greca
semblea dei capifamiglia, al quale af- a Montresta, ossia il mito della liqui-
fidare il compito di rappresentare il dazione violenta della colonia da
corpo della università, di gestire le parte dei sardi locali, un mito inven-
possibili controversie attorno alla di- tato negli anni Trenta dell’Ottocento,
stribuzione dei lotti di terreno ai co- sull’onda delle emozioni romantiche
loni. In concreto, alla fine, si è deciso suscitate dalla ribellione greca con-
di spostare i greci corsi sull’isola di tro il dominio ottomano. In altre pa-
Sant’Antioco, ma anche questa ipo- role, la contaminazione tra l’eco dei
tesi naufragò. fatti della grande storia e i fatti della
Il secondo capitolo, Fondazione e storia locale.
scomparsa di un villaggio greco, ri- L’ultimo capitolo, La diaspora
percorre la storia del villaggio di San greca a Cagliari, tratta dell’inseri-
Cristoforo di Montresta dal 1751. mento di esuli greci, arrivati a Ca-
Come scrive Salice, «la colonia nasce gliari negli anni Settanta del Sette-
libera dalla gestione collettiva della cento. La città era certo un ambiente
terra e ciascun proprietario ha la fa- più accogliente, ben diverso rispetto
coltà di chiudere e riparare il proprio al contesto rurale, al territorio colo-
terreno ne’ confini per ora marcati». nizzato; in più, si era all’indomani
Ma, col tempo, il villaggio e i terreni della spedizione russa nel Mediterra-
diventano mira di ambizioni feudali neo sotto la guida del conte Aleksej
del marchese Antonio Todde, ma an- Orlov. La comunità scismatica, co-
che oggetto di contrasto con la vicina munque “invisibile”, non ingom-
cittadina di Bosa, con i nobili e alle- brante, posta sotto l’alone, più allu-
vatori locali. Si approda a fatti di vio- sivo che reale, di protezione dell’im-
lenza e quindi alla risposta delle isti- peratrice di Russia, Caterina II, ebbe
tuzioni statali. Una situazione pe- vita diversa rispetto alla colonia
sante: «lo spazio per i greci si re- greca di Montresta.
stringe giorno dopo giorno; sgraditi Il libro si chiude con la riflessione
ai bosani, che desiderano sfruttare di quanto poi i greci sardi, una volta
liberamente i salti di Montresta oc- assimilatisi, fossero convinti che i
cupati dalla colonia; sgraditi al go- metodi sperimentati dalla colonizza-
verno sardo che li ‘vende’ al miglior zione fossero opportuni per trarre
offerente; sgraditi perfino al feudata- dalla miseria le campagne dell’isola.
rio che, bisognoso di recuperare il «Proprio da questo mondo assimilato
forte investimento fatto per l’acqui- – conclude Salice – scaturisce l’impe-
sto del feudo, teme l’insolvenza dei gno per il ripopolamento della Sarde-
coloni». Situazione che si trascina di gna». Insomma, si conferma come le
decennio in decennio. Alla fine, «il migrazioni mediterranee, i passaggi
conflitto territoriale generato dalla di comunità da un luogo all’altro,
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)