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508 Recensioni e Schede
carsi agli studi godendo di suffi- cesse da contraltare lo scetticismo
ciente autonomia. delle magistrature: il censore e la
La stessa scelta più o meno obbli- Congregazione degli Studi blocca-
gata operò Caterina Scarpellini spo- rono l’iniziativa della Scarpellini, re-
sando Erasmo Fabri, uno degli al- putando inaudito che una macchina
lievi del suo illustre zio, l’abate Feli- così complessa venisse descritta da
ciano Scarpellini. Professore di “fi- una donna, per di più priva di un
sica sacra” e direttore dell’Osserva- ruolo ufficiale all’interno della spe-
torio astronomico della Sapienza, fu cola. Solo all’indomani della sua
il mentore della giovane, che ri- espulsione dal laboratorio, Caterina
chiamò a Roma come sua assistente. ebbe modo di riscattarsi come scien-
Si presume che lo zio intendesse ziata: nel 1856 fondò, finanziò e di-
farle “ereditare” i suoi incarichi ma, resse una Stazione ozonometrico-
contrariamente alle aspettative, la meteorologica sul Campidoglio. Lon-
presenza di Caterina all’interno tano dall’ambiente istituzionale riu-
dell’Osservatorio fu poco più che tol- scì a guadagnarsi nell’intera Europa
lerata dalle istituzioni pontificie: in una buona fama di astronoma, im-
seguito alla morte del congiunto, in- pegnandosi anche in campi emer-
fatti, solo la nomina a custode del genti della ricerca scientifica, tra cui
marito Erasmo le consentì di prose- gli studi sull’ozono (p. 107).
guire le ricerche in via del tutto in- Nel secondo capitolo, la Favino
formale servendosi delle macchine dedica un ampio paragrafo al pro-
appartenute all’abate. getto della Corrispondenza meteoro-
Per la Scarpellini i problemi ini- logica telegrafica di Roma, il primo
ziarono allorché, da presenza «uf servizio al mondo di preavviso delle
ficiosa e invisibile», ella divenne tempeste, la cui paternità è storica-
«un’attrice (e poi una vittima)» della mente attribuita al suo primo diret-
trasformazione dell’Osservatorio Ca- tore, padre Angelo Secchi. L’idea di
pitolino in un’«infrastruttura specia- base della Corrispondenza pare sia
lizzata», secondo il volere del nuovo riconducibile alla mente della Scar-
direttore Ignazio Calandrelli (p. 85). pellini, ma il modo spregiudicato con
In qualità di “erede morale” dello zio cui il Fabri le riconobbe tutti i meriti
Feliciano, sostenitore di un approc- dell’impresa finirono con l’attirarle
cio meno elitario allo studio del- accuse di plagio e col mettere seria-
l’astronomia, Caterina volle difen- mente in discussione la sua credibi-
derne la memoria, dapprima du- lità all’interno della comunità scien-
rante una comunicazione pubblica tifica; se la reputazione di intellet-
sul circolo di Ertel - uno strumento tuale di Caterina non fu infine com-
indispensabile per l’osservazione del promessa, fu probabilmente per la
transito degli astri, installato nelle tenacia con cui ella difese i suoi
sale dell’Osservatorio -, poi attra- studi e per la loro validità.
verso la descrizione del medesimo Tornando sulla figura di Elisa-
strumento sulla “Corrispondenza betta Fiorini, l’autrice riferisce della
scientifica”, il settimanale fondato sua candidatura, nel 1856, tra i
dal marito e da lei condiretto. È a membri eleggibili dell’appena “rinno-
questo punto che l’autrice mette in vata” Accademia dei Lincei. Dalla
risalto come, nella Roma papale, corrispondenza con Adolfo Targioni
all’apertura di alcuni intellettuali nei Tozzetti - fondatore dell’entomologia
confronti del genere femminile fa- agraria italiana e “protetto” della
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)