Page 245 - pdf intero 52
P. 245
Recensioni e Schede 509
aristocratica scienziata - appren- cui, tanto in vita quanto post mor-
diamo che ella sentiva il peso di es- tem, furono soggette le loro “car-
sere la prima donna a ricevere riere”. Condizionate entrambe dai li-
quell’onore e che lo accettò con miti imposti da una società e da una
estrema modestia, se non addirit- comunità scientifica declinate al ma-
tura con distacco. La sua ammis- schile, la Fiorini e la Scarpellini su-
sione ufficiale in Accademia avvenne birono in termini diversi i complicati
altrettanto dimessamente, «senza la rapporti tra il Regno italiano e la
pubblicità di una discussione collet- Roma papale: mentre il governo pon-
tiva» e soprattutto senza che venis- tificio ostacolò la patriota Caterina e
sero modificati gli Statuti in modo da appoggiò l’ascrizione della Fiorini ai
favorire in futuro la nomina di altre Lincei per “sfruttarla” come testimo-
donne (p. 130). Tuttavia, l’ingresso nianza inequivocabile di progresso
in quella cerchia esclusiva non favorì sociale e culturale, dopo la breccia di
l’accesso della Fiorini al mondo uni- Porta Pia la situazione parve ribal-
versitario. Pertanto, un po’ per scelta tarsi. Nella Roma risorgimentale - in
e un po’ perché le condizioni socio- cui, nel 1874, a un anno dalla morte
culturali non permisero altrimenti, dell’astronoma, si intese favorire
ella continuò a condurre una vita ri- l’istruzione delle donne fondando la
tirata, circondata da pochi e fidati Scuola secondaria superiore femmi-
amici - di cui talora cercò di favorire nile, diretta dalla patriota Erminia
le carriere - e da prelati dall’alto pro- Fuà Fusinato -, Caterina Scarpellini
filo che la agevolarono nel reperi- fu elevata a modello di «emancipazio-
mento di testi e strumenti di ricerca. nismo moderato», anche grazie al-
A sostenerne studi e “carriera”, in- l’attività che il Fabri svolse per pro-
fatti, furono uomini politicamente in muoverne il ricordo pubblico; al con-
vista, tra cui il cardinale Giacomo trario, nell’intero Paese ad Elisabetta
Antonelli, segretario di Stato e consi- Fiorini fu riservato l’oblio (p. 20).
gliere del papa, e Benedetto Viale La Favino interpreta l’assenza di
Prelà, anch’egli assiduo frequenta- una memoria pubblica per quest’ul-
tore di casa Fiorini-Mazzanti. tima, da un lato, come l’epilogo “na-
La seconda parte dell’opera è de- turale” di una vita da botanica con-
dicata alla gestione della memoria divisa coi soli “addetti ai lavori”,
delle due donne. L’autrice sfrutta la dall’altro, come un esito dal preciso
gestazione del monumento funebre significato politico. Il nuovo Stato
in onore di Caterina Scarpellini, non avrebbe mai potuto celebrare il
eretto presso il Campo Verano, per sistema di valori, di relazioni e di fe-
trattare tre temi principali, ovvero il deltà di stampo clericale che Elisa-
valore civico che l’amministrazione betta incarnava: «fedelissima sud-
di Roma riconosceva alla scienza; dita del papa», «irredentista» e «fatal-
l’interpretazione del Risorgimento mente neo-guelfa», il suo ricordo do-
come avvio di un «processo di moder- veva essere “sacrificato sull’altare
nizzazione del Paese»; e la riorganiz- della Patria” (pp. 18 e 239). Gli onori
zazione dell’istruzione nel nuovo postumi che vennero tributati a Ca-
Stato unitario, con un occhio di ri- terina dall’Italia unita, invece, non
guardo verso l’educazione delle furono legati esclusivamente alla
donne (p. 20). In quanto alle due sua attività di scienziata: ella costi-
scienziate, la Favino evidenzia le sot- tuì l’esempio della “nuova donna
tili strumentalizzazioni politiche a borghese” della società risorgimen-
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)