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Recensioni e Schede                                              505


                    vece, il luogo e il tempo della riven-  all’opera del Warden, di alcune Let-
                    dicazione  della  sua  storia  per  un   ters  from  the  Cape  of  Good  Hope,
                    possibile futuro, alternativo al pre-  attribuite allo stesso Napoleone.
                    sente dell’Europa di Metternich, di    Certo, poi c’è la storia dei giorni,
                    Luigi  XVIII,  di  Alessandro  I  e  dei   mesi, anni passati su questa isola: la
                    ministri britannici.                storia delle corse a galoppo per sfug-
                       Napoleone,  negli  appunti  che   gire, almeno per qualche ora, al con-
                    scrisse o dettò ai suoi collaboratori,   trollo delle guardie britanniche; dei
                    rimasti  fedeli  al  suo  esilio  a  San-  vestiti usati e rivoltati; delle beghe,
                    t’Elena,  parlò  di  sovranità  del  po-  invero meschine, con il governatore
                    polo, di libertà, di costituzione e ri-  britannico  sulle  spese  di  manteni-
                    scrisse la sua storia di ufficiale che   mento di  quella  vera e  propria  pic-
                    aveva difeso la rivoluzione e di im-  cola corte – in tutto una quarantina
                    peratore  che  aveva  saputo  ridise-  di persone – che accudiva l’impera-
                    gnare  non  solo  la  carta  politica   tore; della quotidianità del servitore
                    d’Europa,  ma  i  suoi  stessi  fonda-  che teneva fermo lo specchio mentre
                    menti politici, incontrando su que-  Napoleone si radeva davanti alla fi-
                    sti temi quell’ancora confuso e mag-  nestra;  c’è  anche  la  storia  del  rap-
                    matico lavoro di costruzione, in una   porto  davvero  bello,  fresco,  sincero
                    parte della cultura politica europea   con la piccola e dispettosa ragazzina
                    a partire dal 1815 e poi ancora negli   Betsy, che seppe farlo ridere e diver-
                    anni Venti, di una nuova immagine   tire; e c’è la storia degli uomini che
                    e  percezione  di  Napoleone  e  della   gli  furono  vicini,  fino  al  letto  di
                    sua  storia.  Ne  sono  prova  le  tante   morte:  i  suoi  servitori,  i  suoi  fedeli
                    pubblicazioni  –  e  tutte  ebbero   collaboratori,  arrivati  con  lui  a
                    grande  fortuna  editoriale  -  di  let-  Sant’Elena, i governatori e i funzio-
                    tere, di ricordi, di testimonianze di   nari britannici, gli inviati degli stati
                    persone  che  erano  state  a  San-  che  avevano  sottoscritto  la  relega-
                    t’Elena a visitare l’imperatore.    zione  di  Napoleone  a  Sant’Elena:
                       In  tal  modo,  come  ricostruisce   tutti, e ha certo ragione Mascilli Mi-
                    con  grande  finezza  interpretativa   gliorini a definirli così, coprotagoni-
                    Luigi  Mascilli  Migliorini,  San-  sti  di  questa  storia.  Fu,  questa,  la
                    t’Elena divenne il luogo della “fab-  scena quotidiana dove, giorno dopo
                    brica” del mito ottocentesco di Na-  giorno,  si  costruì  uno  dei  più  forti
                    poleone:  frutto  del  dialogo,  certo,   miti  politici  dell’Ottocento;  e  fu,  fin
                    con i suoi più fedeli collaboratori,   dal 1815 e per tutti gli anni della pri-
                    ma anche con quello che si scriveva   gionia  di  Napoleone,  luogo  di  ri-
                    e  si  discuteva  in  Europa.  Un  dia-  chiamo  per  tutti  coloro  –  mercanti,
                    logo, questo, al quale non sembra   viaggiatori,  funzionari  del  governo
                    che si fosse sottratto – così si co-  britannico – che sulla rotta per le In-
                    struì la leggenda di Napoleone – lo   die facevano tappa a Sant’Elena, dal
                    stesso  imperatore.  Alla  edizione,   1815  peraltro  passata  sotto  il  con-
                    nel  1816,  delle  Letters  scritte  da   trollo diretto della corona britannica.
                    William Warden, medico imbarcato       Ad eccezione, forse, di Las Cases,
                    sulla nave che aveva condotto Na-   che  seguì  da  vicino  e  incoraggiò  la
                    poleone  a  Sant’Elena,  Letters  che   scrittura delle memorie di Napoleone
                    ebbero  ampia  diffusione  e  tradu-  e che presto trovò modo di tornare in
                    zioni in francese e in tedesco, seguì   Europa, tutti gli altri sono stati testi-
                    la  stampa,  nel  1819,  in  risposta   moni di questi ultimi anni di Napo-




                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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