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                leone. I loro nomi saranno noti alla   ricerca  e  di  insegnamento,  ambiti
                storia solo per questa sorte: di essere   tradizionalmente  riservati  agli  uo-
                stati  a  Sant’Elena,  vicini  a  Napo-  mini (p. 8). Sotto l’influenza dei Wo-
                leone;  persino  quel  giovane  prete   men Studies, dagli anni Ottanta del
                corso, inesperto di uomini e di ani-  Novecento gli studi condotti nella pe-
                me, e ricordato solo perché sospet-  nisola si sono concentrati proprio su
                tato di aver amputato all’augusto ca-  quelle  donne  che,  fin  dal  XVIII  se-
                davere i testicoli e il pene per un suo   colo,  ebbero  modo  di  accedere  alle
                turpe mercato.                      accademie e di ottenere pubblici ri-
                   Tutti  attori,  comunque,  di  una   conoscimenti  per  il  loro  contributo
                storia, che non è finita alle 5 e 49 del   alla  scienza.  Tra  le  studiose  della
                pomeriggio del 5 maggio 1821; il ge-  presenza  femminile  all’interno  delle
                sto pietoso con cui uno degli uomini   istituzioni  scientifiche  si  menzio-
                vicini a Napoleone fermò tutti gli oro-  nano  Marta  Cavazza,  Raffaella  Si-
                logi di Longwood House, può certo ri-  mili,  Emanuela  Reale,  Gabriella
                cordare, come ben scrive Mascilli Mi-  Berti Logan, Paola Govoni e Monique
                gliorini, i celebri versi del Faust: At-  Frize. Impegnata ad approfondire il
                timo, fermati, dunque, Sei così bello!   modello  di  femme  savante,  capace
                Gli evi non potranno cancellare l’orma   sia  di  “consumare”  conoscenza
                dei  miei  giorni  terreni.  Ma  quell’at-  scientifica  sia  di  produrla,  è  anche
                timo  ha  segnato  il  consolidarsi  del   Federica  Favino,  autrice  del  recen-
                mito  di  Napoleone  e  il  culto  stesso   tissimo Donne e scienza nella Roma
                dei suoi oggetti, come ben racconta   dell’Ottocento,  edito  da  Viella  nella
                il volume di Arianna Risi Rota (Il cap-  collana di Studi del Dipartimento di
                pello dell’imperatore, Donzelli 2021).   Storia, Antropologia, Religioni, Arte,
                Come scrisse Walter Scott, nel 1827,   Spettacolo  dell’Università  La  Sa-
                nella sua The Life of Napoleon Buo-  pienza.
                naparte,  «the  term  of  hostility  is   L’opera rivela già dal titolo il par-
                ended when the battle has been won   ticolare contesto entro cui si analizza
                and the foe exists no longer».      il rapporto tra le donne e la produ-
                                                    zione scientifica, ovvero la Roma de-
                                   Marcello Verga   gli  anni  compresi  tra  la  Restaura-
                                                    zione  e  il  1871,  considerata  dalla
                                                    storiografia più datata un ambiente
                Federica  Favino,  Donne  e  scienza   culturale «attardato, convenzionale e
                nella  Roma  dell’Ottocento,  Viella,   conformistico»  (p.  12).  Tale  giudizio
                Roma, 2020, pp. 268                 impietoso, in parte contraddetto da
                                                    Pietro Redondi nel 1980, viene rove-
                   Tra la fine del XVII secolo e l’inizio   sciato del tutto dalla Favino: riferen-
                del  successivo,  in  Italia  l’impegno   dosi ai decenni a cavallo della brec-
                delle donne nella “filosofia naturale”   cia di Porta Pia, ella ci mostra come
                costituiva per certi versi un unicum:   nella  città  eterna  fosse  ancora  pre-
                diversamente  da  quanto  accadeva   sente  l’influenza  dell’“illuminismo
                nel resto del continente, l’attività di   cattolico”  -  promosso  negli  anni
                molte «dilettanti di scienza», «protet-  Quaranta  del  Settecento  da  Bene-
                trici di scienziati» o semplici promo-  detto  XIV  -  e  come,  a  dispetto  dei
                trici di dibattiti scientifici nel giro di   pregiudizi gravanti sul “gentil sesso”,
                un  secolo  aprì  la  strada  alla  pre-  molti  intellettuali  fossero  sincera-
                senza  femminile  nelle  istituzioni  di   mente convinti che anche una don-





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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