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Francesco Gaudioso
IN NOME DEL MORTO. VESCOVI E TESTAMENTI
DELL’ANIMA NEL REGNO DI NAPOLI (SECOLI XVI-XVII)*
DOI 10.19229/1828-230X/4242018
SOMMARIO: Il saggio analizza, attraverso la letteratura giuridico-religiosa di provenienza ecclesiastica,
la teoria e la prassi dei testamenti cosiddetti dell’anima (ad pias causas, in loco defuncti) disposti
dai vescovi del Regno di Napoli per supplire all’assenza di volontà di coloro che non avevano voluto
(o non avevano potuto per la morte improvvisa) fare testamento in vita per assicurarsi i suffragi post
mortem (messe per l’anima, esequie religiose, sepoltura ecclesiastica). Gli interventi ecclesiastici nei
casi di morte intestata, con l’imposizione di un atto unilaterale («in nome di lui»), da valere come se
il defunto stesso l’avesse ordinato («di sua propria bocca»), per il loro carattere abusivo e odioso,
scatenavano il più delle volte la decisa reazione delle autorità civili (centrali e periferiche) e degli
stessi eredi, che non accettavano un prelievo forzoso sui beni dei propri parenti morti intestati.
PAROLE CHIAVE: Morti intestati, vescovi, testamenti dell’anima, Regno di Napoli, età moderna.
IN THE NAME OF THE DEAD. BISHOPS AND SOUL TESTAMENTS
IN THE KINGDOM OF NAPLES (16TH-17TH CENTURIES)
ABSTRACT: The essay investigates, through the lenses of the ecclesiastic juridical-religious litera-
ture, the theory and practice of the so-called “soul testaments” (i.e., ad pias causas, in loco defun-
cti) traditionally filed by the Kingdom of Naples’ bishops to replace the will of those who did not
express in life (or couldn’t, because of sudden death) their preferences about their post mortem
suffrages (commemoration, funeral, and committal). These interferences by the bishops, which
were executed in the name of an unilateral will by the dead (as if the person himself had actually
expressed it), were seen as abusive and intrusive behaviours, and often generated interventions
by civil central and local authorities upon the objection from the dead’s family members and heirs
against the forced utilization of the dead’s personal possessions.
KEYWORDS: Dead without testament, bishops, soul testaments, Kingdom of Naples, Modern Age.
In alcune parti d’Italia, e anche fuori, vi è una certa usanza,
che quando uno muoia ab intestato, il Vescovo gli faccia il testa-
mento, il quale volgarmente si dice per l’anima, cioè che con la
dovuta proporzione della robba lasciata, il Vescovo per suffragio
dell’anima del morto, applichi a messe e ad elemosine, o ad altre
opere pie quella parte che si stimi verisimilmente adattata alla
volontà del morto, se avesse fatto il testamento (G.B. De Luca, Il
Dottor volgare, overo il compendio di tutta la legge Civile, Canonica,
Feudale e Municipale, nelle cose più ricevute in pratica […,], libro
nono, parte prima, Delli testamenti, e codicilli e dell’altre ultime
volontà, stamperia di Giuseppe Corvo, Roma, 1673, p. 126).
* Abbreviazioni: Asn (Archivio di Stato di Napoli), Asv (Archivio Segreto Vaticano).
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)