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Le relazioni commerciali tra Venezia e Malta alla fine del XVII secolo 535
vano annualmente da Venezia alla volta di Malta. Essi costituivano il
principale materiale di costruzione delle galere dei cavalieri, ma rispon-
devano anche alla continua domanda dell’edilizia, pubblica e privata,
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dell’isola .Riguardo alla provenienza del legname imbarcato, la maggior
49 L’utilizzo di questi tagli per la costruzione di edifici è confermata da Alvise Cornaro
che nei Libri dell’architettura forniva, tre le altre cose, i criteri costruttivi per realizzare il
tetto di una casa, suggerendo che i «cieli delle stantie, et più delle sale, che non saranno in
volto di pietra laudo che le sue travature, et cielo sia fatto con bordonali, et che le travi
sottili vadino per longo, cioè per l’altra via, essendo quella la più forte, et più bella travatura,
che si possa fare, perché ella si squadra con altri bordonali fatti di tavola finti per l’altra
via, et tra tali bordonali si fanno quadri che sono circondati da tali bordonali, che li danno
una gran gratia, et di tal sorte si usa in Mantua, in Ferrara, Bologna, et in altri contorni»
(A. Cornaro, Scritti sull’architettura, a cura di P. Carpeggiani, Centro Grafico Editoriale,
Padova 1980, pp. 64-65). Visto che Venezia utilizzava i bordonali di larice per costruire le
fondamenta dei propri palazzi, non c’è dubbio che ne fornisse di ottima qualità (F. Sanso-
vino, Le cose meravigliose dell’inclita città di Venezia, riformate, accomodate, e grandemente
ampliate da Leonico Goldioni, Domenico Imberti, Venezia 1603, ed. anastatica, Liguori,
Napoli 2003, p. 65 [p. 45]). Sulla resistenza del larice come legname da costruzione, di par-
n.44 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)