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                che  anno  fa  in  un  volume  dedicato   rebbe unita ai Requesens, imparen-
                alle  monacazioni  forzate  –  una  in   tati  con  il  viceré  Bernardo.  Trasfe-
                particolare  sembra  qualificare,  tra   rendosi  a  Palermo  inseriva  il  figlio
                cesure e permanenze, questa società   nella migliore società, facilitandogli,
                in forte cambiamento: la famiglia pa-  nel  1499,  un  proficuo  matrimonio,
                trilineare fortemente segnata, specie   che  portava  nuova  ricchezza  e  pre-
                se nobile, dal passaggio del patrimo-  stigio  agli  Aragona,  con  Giulia  Al-
                nio  in  linea  maschile.  La  legge  del   liata, appartenente ad una genia di
                maggiorascato assegnava infatti – è   banchieri pisani e già vedova senza
                noto  –  ai  soli  primogeniti  maschi   figli di Carlo de Luna Peralta, auto-
                l’eredità insieme al ‘dovere’ di man-  revole  conte  di  Caltabellotta.  Mo-
                tenere il lignaggio e il potere econo-  rendo di parto solo due anni dopo,
                mico del casato. I figli cadetti, esclusi   Giulia lasciava come unica erede la
                dal mercato matrimoniale, dovevano   neonata  Antonina  Concessa  (e  non
                accontentarsi della vita militia o en-  Contessa, tiene a chiarire l’autrice!).
                trare nelle maglie della Chiesa.       Con tale ingente patrimonio il no-
                   L’anello  debole  della  catena  era   stro barone cominciava la scalata al
                ovviamente la donna. Solo una o due   suo  cursus  honorum:  ingrandiva  il
                figlie  venivano  destinate  al  matrimo-  potere politico-finanziario del lignag-
                nio:  pedine  necessarie  per  attuare   gio versando ingenti somme a Ferdi-
                strategie di consolidamento o di allar-  nando  il  Cattolico,  incrementava  la
                gamento del potere familiare; le altre,   coltivazione  della  canna  da  zuc-
                più o meno consenzienti, venivano av-  chero. Favoriva infine – per non di-
                viate al chiostro. Sia le ‘maritate’ che le   sperdere il patrimonio – le nozze en-
                monache  rappresentavano,  in  ogni   dogamiche,  della  figlia  dodicenne,
                caso,  un  prolungamento  del  potere   prima  con  il  cugino  Francesco  Ta-
                delle famiglie d’origine, specie se arri-  gliavia  e,  morto  questo,  con  il  co-
                vavano a ruoli apicali in convento o se   gnato Giovanni, ma con l’obbligo di
                entravano in ricchi e prestigiosi casati   anteporre  al  suo  il  cognome  Ara-
                attraverso  il  matrimonio.  Nella  se-  gona. Questi, forte di tale connubio,
                conda ipotesi, il gioco delle parti com-  diventava, nel 1530, il I marchese di
                portava che il fasto della famiglia della   Avola  (maritali  nomine)  con  mero  e
                donna,  e  soprattutto  la  sua  ricchis-  mixto imperio, e Presidente del Regno
                sima dote, trovassero riscontro nel po-  con funzioni viceregie.
                tere e nel peso sociale del lignaggio del   A  testimonianza  delle  radicate
                marito. È questo il caso delle spose de-  strategie familiari, il fratello Pietro, de-
                gli Aragona, oculatamente scelte in un   stinato come cadetto alla carriera ec-
                ‘mercato’ nazionale e sovranazionale.   clesiastica, con la protezione di Carlo
                Spesso matriarche attive, vere e pro-  V – aiutato dalla nostra famiglia a pro-
                prie manager, seppero giocare il pro-  teggere dai turchi la Sicilia: ‘frontiera
                prio ruolo travalicando le funzioni tra-  d’Europa’–  partecipava  come  arcive-
                dizionalmente femminili, mettendo in   scovo di Palermo al Concilio di Trento.
                campo  forme  anche  alternative  di   L’ascesa verso sempre più presti-
                potere e conducendo così gli Aragona   giosi matrimoni è solo iniziata: con-
                di Avola a livelli sempre più elevati.    sentirà agli eredi di rivestire un ruolo
                   La  carrellata  inizia  con  la  ma-  di primo piano in quel mare di incon-
                dre/tutrice di quel Carlo, VIII barone   tri internazionali e bellici scontri che
                di  Avola,  Chiara  dei  Siracusa  di   al tempo era il Mediterraneo. Carlo
                Noto,  che  in  seconde  nozze  si  sa-  Aragona Tagliavia, il Magnus Siculus,





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Dicembre 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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