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Recensioni e Schede 755
accompagnato la gloria degli Aragona, Jourdain o Timothy Tackett. In tale
strategicamente costruita anche attra- vasto e variegato panorama, qui ri-
verso le donne del casato e magnifica- portato in sintesi, il rischio di cadere
mente esposta dall’autrice. nella reiterazione, nella replica di
quanto già scandagliato, già messo a
Silvana Raffaele punto è notevole.
Eppure la monografia di France-
sco Benigno e Daniele Di Bartolo-
F. Benigno, D. Di Bartolomeo, Napo- meo, Napoleone deve morire. L’idea
leone deve morire. L’idea di ripeti- di ripetizione storica nella rivoluzione
zione storica nella rivoluzione fran- francese, pubblicato da Salerno edi-
cese, Salerno Ed., Salerno, 2020, pp. trice nel 2020, riesce felicemente a
196 sfuggire a tali insidie. Non solo. Ap-
pare come un testo in assoluta con-
È certo che la Grande révolution trotendenza rispetto a quanto finora
costituisce uno dei temi storiografici realizzato dalla mastodontica storio-
maggiormente mappati. Tra Otto- grafia sulla Rivoluzione francese. Il
cento e Novecento esso fu declinato tentativo effettuato dai due storici è
secondo le più diverse e, a volte, con- ambizioso: interrogarsi sul senso che
trastanti tendenze: dagli studi della la ripetizione storica, ossia la possi-
prima metà dell’Ottocento di Fra- bilità che determinati eventi storici
nçois Guizot e Jules Michelet, alla potessero ripresentarsi, aveva per gli
storiografia novecentesca marxista attori della Rivoluzione francese, e
sul tema, inaugurata dagli studi di come «il fascino misterioso della ri-
inizio Novecento di Jean Jaurès, il petizione» (p. 9) abbia influenzato il
quale ispirò il più celebre storico presente, dunque le scelte e le azioni
della rivoluzione francese, Georges di questi. Tale operazione prende
Lefebvre, alla cosiddetta “lettura at- l’abbrivio da una svista della storio-
lantica” dell’insurrezione francese grafia sul tema, ovvero la manifesta
del 1789, messa a punto da Robert sottovalutazione del valore intrinse-
Palmer e Jacques Godechot intorno camente politico del richiamo alla
alla metà del Novecento, fino alla storia e al passato da parte degli at-
storiografia “revisionista” di marca tori della Grande révolution. Non che
liberale e critica nei confronti della gli storici che si sono occupati della
lettura marxista – si pensi in specie Rivoluzione francese non si siano
alle opere di François Furet della se- preoccupati dell’uso della storia nel-
conda metà del Novecento –, la quale la Rivoluzione francese; anche lo
prendeva le mosse dalle riflessioni stesso Di Bartolomeo ha proposto
dello storico liberale Alfred Cobban, una monografia su tale argomento,
per giungere agli studi di storia cul- ossia Nelle vesti di Clio. L’uso politico
turale e sociale di Robert Darnton, della storia nella Rivoluzione fran-
Daniel Roche e Roger Chartier degli cese (1787-1799), pubblicata nel
anni Novanta. Muovendo da tale nu- 2014. Tuttavia, l’attenzione dei due
trito retroterra ermeneutico, negli storici non si posa sull’uso a poste-
ultimi venti anni una copiosa storio- riori dei richiami storici come fonte
grafia ha messo a tema molteplici di legittimazione e/o di interpreta-
aspetti della Rivoluzione francese; a zione degli eventi ex post facto, e
tal proposito possiamo riferirci, ad neppure sull’idea che tali richiami
esempio, ai suggestivi studi di Annie fossero meri espedienti retorici.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Dicembre 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)