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386 Antonio Vertunni
questa facevano parte senza dubbio cardinali e ambasciatori, ossia fi-
gure di spicco che erano in stretto contatto con i principali centri del
potere politico e religioso, ma anche banchieri, commercianti e notai
che nella città del papa avevano costruito la propria fortuna. Della
“nazione spagnola” a Roma che, come ha ricordato Elisa Novi Chavarria
in un suo recente volume, bisogna intendere nella sua accezione “po-
lisemica” , facevano parte anche numerosi agenti e procuratori, che si
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occupavano della risoluzione di questioni di più svariata natura. Que-
sti personaggi, spesso pienamente inseriti all’interno del contesto so-
ciale nel quale operavano, hanno lasciato traccia delle loro attività so-
prattutto nelle carte dei numerosi notai che in quegli anni lavoravano
a Roma .
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Alcuni recenti saggi di Anna Esposito e di Andreas Rehberg hanno
sottolineato l’importanza delle fonti notarili per lo studio delle comu-
nità straniere . Per quanto riguarda il contesto romano, una fonte pri-
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vilegiata per ricostruire la rete dei rapporti intessuti dagli stranieri
nella città eterna è data dai protocolli notarili, conservati presso l’Ar-
chivio di Stato di Roma e l’Archivio Storico Capitolino. Proprio in
quest’ultimo si conserva un importante fondo documentale che va
sotto il nome di Archivio Generale Urbano . Questo fu istituito nel
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1625 da papa Urbano VIII e aveva lo scopo di «raccogliere e conservare
tutte le copie degli atti rogati dai notai romani» . È attraverso lo studio
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delle testimonianze lasciate tra le carte dei notai romani James Nelson
Novoa ha potuto ricostruire il profilo di Antonio de Fonseca, mercante
e banchiere portoghese che visse e morì a Roma nella seconda metà
del secolo XVI, e a cui si deve la fondazione della cappella della Resur-
rezione nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli . Gli studi della
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2 E. Novi Chavarria, Accogliere e curare. Ospedali e culture delle nazioni nella Monar-
chia ispanica (secc. XVI-XVII), Viella, Roma, 2020.
3 F. Parnisari, Migranti e forestieri in Italia. Il fenomeno degli studi, in E. Pagano (a
cura di), Immigrati e forestieri in Italia nell’Età moderna, Viella, Roma, 2020, pp. 17-63.
4 A. Rehberg, Le comunità “nazionali” e le loro chiese nella documentazione dei notai
stranieri (1507-1527), in A. Koller, S. Kubersky-Piredda (a cura di), Identità e rappresen-
tazione. Le chiese nazionali a Roma, 1450-1650, Campisano Editore, Roma, 2015, pp.
211-231; A. Esposito, Immigrazione e integrazione. Migranti e forestieri a Roma e in al-
cune regioni pontificie dell’Italia centrale tra Quattro e Cinquecento, in E. Pagano (a cura
di), Immigrati e forestieri in Italia nell’Età moderna cit., pp. 139-156.
5 E. Mori, L’Archivio Generale Urbano, in Romina de Vizio (a cura di), Repertorio dei
notai romani dal 1348 al 1927 dall’Elenco di Achille Francois, Fondazione Marco Besso,
Roma, 2011, pp. XXXIII-XLII.
6 Ivi, p. XXXIII.
7 J. Nelson Novoa, Saperi e gusti di un banchiere portoghese a Roma nel Rinascimento.
L’inventario di António de Fonséca, «Giornale di Storia», n. 10 (2012), pp. 1-19; Idem,
Roman Exile and Iberian Identity: António da Fonseca between Churches and Identities
in Sixteenth-Century Rome, in A. Koller, S. Kubersky-Piredda (a cura di), Identità e rap-
presentazione cit., pp. 93-111. Sulla chiesa di San Giacomo degli Spagnoli si veda E.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)