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                di angeli e un poco di muschio e ambra: «benché questa sia cautela
                solamente per li ricchi» .
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                Gli accidenti dell’animo: l’allegrezza modesta et virtuosa

                   L’impostazione di Ingrassia è propria del medico che è interessato
                alle conseguenze che le passioni possono provocare sul piano della
                salute. Si tratta di alterazioni riconducibili essenzialmente a quattro
                moti  fondamentali:  allegria,  tristezza,  ira  e  timore.  Il  benessere  tra
                mente e corpo sulla scorta delle teorie mediche tradizionali era il risul-
                tato dell’equilibrio tra i quattro umori, cui corrispondevano i diversi
                temperamenti individuali (collerico, sanguigno, melanconico, flemma-
                tico). Riallacciandosi alla letteratura sull’argomento , esortava ad al-
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                lontanare la tristezza, il timore e l’eccessiva «immaginazione», incorag-
                giando  ognuno  a  «stare  allegro»,  circondandosi  di  bellezza  e  indos-
                sando  abiti  colorati,  concedendosi  qualche  «honesta  ricreation
                d’animo» («si può et dee»), ma agendo in ogni cosa con temperanza.
                Un’«allegrezza modesta e virtuosa», come lo stesso la definisce, consi-
                derata ancora sulla scia dei precetti galenici essenziale per la salute.
                Allontanare la paura del contagio e il pensiero della morte (il potere
                dell’immaginazione, insomma) era d’altra parte – come Paracelso aveva
                sostenuto – un antidoto potente alla malattia, perché i pensieri nega-
                tivi «estinguono gli spiriti vitali et anco gli animali», ma anche gli spiriti
                naturali e così «disseccano il cervello prima, et poi debilitano tutte le
                membra» . Un collegamento intrinseco, dunque, tra mente e corpo
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                alla  ricerca  di  un  equilibrio  vitale,  che  consentisse  di  controllare  le


                   82  G.F. Ingrassia, Informatione cit., parte III, cap. VI, p. 435 [18].
                   83  Cfr. A. Arcangeli, Gioia e tristezza nella tradizione galenica (circa 1275-1525), in C.
                Casagrande, S. Vecchio (a cura di), Piacere e dolore. Materiali per una storia delle pas-
                sioni nel Medioevo, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, Firenze, 2009, pp. 171-185, che tiene
                presente la letteratura medica sull’argomento di età medievale. In una proiezione cro-
                nologicamente più avanzata, L’anatomia della malinconia di Robert Burton (1621-1651)
                offre sicuramente interessanti spunti di riflessione in una prospettiva che è ancora le-
                gata ai principi della medicina ippocratica-galenica, ma al tempo stesso ne rappresenta
                il  superamento  sulla  base  di  un’esperienza  che  assume  forme  molteplici  (R.  Burton,
                L’anatomia della malinconia, a cura di Luca Manini e Amneris Roselli, Bompiani, Milano,
                2020). Una recente lettura del pensiero di Burton è offerta da A. Musi, Nel labirinto del
                corpo e della mente: Burton e la malinconia, «Nuova Rivista Storica», LV (2021), pp. 755-
                786. Dello stesso autore, cfr. Id., Storia della solitudine. Da Aristotele ai social network,
                Neri Pozza, Vicenza, 2021.
                   84  G.F. Ingrassia, Informatione cit., parte III, cap. VIII, p. 440 [22] Secondo la dottrina
                galenica, gli spiriti sono alla base del funzionamento dell’organismo: lo spirito naturale
                ha sede nel fegato e attraverso le vene provvede alla nutrizione del corpo; lo spirito vitale
                si forma nel cuore ed è alla base della respirazione per il tramite delle arterie; lo spirito
                animale risiede nel cervello e attraverso i nervi raggiunge gli organi sensoriali, mettendo
                in funzione l’immaginazione, il pensiero, la memoria.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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