Page 227 - 1
P. 227

«Non vi è esempio in diciotto secoli di simili mosse»            495


                    3. Ultimi ostacoli

                       Con la fine della trattativa, si attende solo l’arrivo della lettera uffi-
                    ciale d’invito di Napoleone a Pio VII. I termini con cui avrebbe dovuto
                    essere stesa erano stati ben precisati: era necessario che fosse espli-
                    citamente citato il bene della religione come fine del viaggio, e non la
                    sola  cerimonia  del  Sacre.  Inoltre,  avrebbe  dovuto  essere  portata  al
                    papa da una delegazione di due vescovi.
                       Con una mancanza di tatto difficile da comprendere, l’imperatore
                    non rispetta nessuna delle richieste romane. La lettera è scritta da
                    Colonia (dove Napoleone si trovava in ricognizione) il 15 settembre, nei
                    seguenti termini:

                       Très Saint Père, l’heureux effet qu’éprouvent la morale et le caractère de
                    mon peuple par le rétablissement de la religion chrétienne me porte à prier
                    Votre Sainteté de me donner une nouvelle preuve de l’intérêt qu’elle prend à
                    ma destinée et à celle de cette grande nation, dans une des circonstances les
                    plus importantes qu’offrent les annales du monde.
                       Je la prie de venir me donner, au plus éminent degré, le caractère de la
                    religion à la cérémonie du sacre et du couronnement du premier empereur
                    des  Français.  Cette  cérémonie  acquerra  un  nouveau  lustre  lorsqu’elle  sera
                    faite par Votre Sainteté elle-même. Elle attirera sur ma race et sur mon peuple
                    la bénédiction de Dieu, dont les décrets règlent à sa volonté le sort des empires
                    et des familles.
                       Votre Sainteté connaît les sentiments affectueux que je lui porte depuis
                    longtemps, et par là elle doit juger du plaisir que m’offrira cette circonstance
                    de lui en donner de nouvelles preuves. 114

                       Tutta la lettera è focalizzata sui vantaggi che la venuta del papa
                    potrà garantire all’imperatore, alla sua famiglia e alla nazione fran-
                    cese, mentre nessuna menzione si fa del vantaggio che la religione cat-
                    tolica dovrà ricavare dal viaggio. Per giunta, la lettera è affidata non a
                    due vescovi, ma al generale Caffarelli, primo aiutante di campo dell’im-
                    peratore 115 , che la consegna al pontefice il 29 settembre 116 .
                       Pio VII è costernato e furioso per quello che considera un affronto e
                    una  mancanza  rispetto  a  quanto  pattuito.  «Je  ne  me  serais  jamais
                    douté qu’[il] pût se mettre en colère» scriverà sorpreso Fesch a Napo-
                    leone, «il me dit qu’il aurait préféré qu’on lui eût envoyé du poison





                       114  Lettera di Napoleone a Pio VII, Colonia, 15 settembre 1804, N. Bonaparte, Cor-
                    respondance générale cit., v. 4, pp. 874-875.
                       115  Cfr. lettera di Napoleone a Joseph Fesch, Colonia, 16 settembre 1804, ivi, p. 875.
                       116  Cfr. nota di Joseph Fesch a Ercole Consalvi, Roma, 29 settembre 1804, Bav,
                    Ross. 1172, cc. 231 r-v .


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   222   223   224   225   226   227   228   229   230   231   232