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«Non vi è esempio in diciotto secoli di simili mosse» 491
nioni. Il cardinale segretario di Stato, terribilmente offeso per l’accusa
di aver mancato alla parola data, risponderà sei giorni dopo con una
lunghissima nota, in cui saranno esposte minutamente le questioni di-
battute a voce e che sarebbero dovute rimanere tali. Alla fine delle trat-
tative, questi documenti saranno esclusi dal novero di quelli ufficiali
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e le note del 16 e 17 agosto saranno modificate e postdatate al 28 e 29,
lasciando un buco fra il 7 e il 28 agosto.
Cercherò ora di mettere in luce i nodi principali che emergono dalle
infuocate discussioni di queste ultime settimane d’agosto.
Come si è mostrato, l’ultimo punto da sistemare riguardava gli an-
tichi vescovi costituzionali e toccava la questione del primato pontificio
e della sua giurisdizione, che questi prelati rifiutavano di sostenere. Le
istruzioni di Talleyrand mettevano l’accento sull’opposizione al con-
cordato, quando invece Roma è contrariata dal mancato ripudio della
Costituzione civile. L’inflessibilità dell’ambasciatore francese complica
grandemente le cose.
Dopo numerose discussioni, il 22 agosto Consalvi invia a Fesch la
nota considerata come conclusiva dei negoziati. Si accettano senz’al-
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tro le spiegazioni date sulla libertà dei culti, mentre la parte sui vecchi
jureurs è più articolata:
Relativamente a ciò, che risguarda alcuni Vescovi già Costituzionali, osser-
vando il Santo Padre, che gli si ripete da V[ost]ra Em[inen]za espressa sul fine
della Nota del Sig. r di Talleyrand, che un tale affare terminerà in una maniera
soddisfacente per Esso, questa assicurazione lo tranquillizza, avendo Sua San-
tità palesato quali siano i suoi sentimenti su tali oggetti 96 .
È l’ultima proposizione di questo paragrafo a suscitare la reazione
impulsiva di Fesch, che rimanda indietro seduta stante la nota senza
accettarla e dà il giorno stesso una spiegazione brusca e risentita del
suo rifiuto : si attendeva di ricevere «une réponse catégorique, claire
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et en peu de mots» e che si sarebbero abbandonate, da parte romana,
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«des pretentions [sic] toujours renaissantes et qui ne seront jamais
accordés [sic] par le Gouvernement Français» . In un documento
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94 Cfr. dispaccio di Joseph Fesch a Charles-Maurice de Talleyrand, Roma, 4
settembre 1804, A. Theiner, Histoire des deux Concordats cit., v. 2, p. 172.
95 Nota di Ercole Consalvi a Joseph Fesch, Roma, 22 agosto 1804, Bav, Ross. 1172,
cc. 52 r -55 r .
96 Nota di Ercole Consalvi a Joseph Fesch, Roma, 22 agosto 1804, ivi, c. 53 r . Il
corsivo è mio.
97 Nota di Joseph Fesch a Ercole Consalvi, Roma, 22 agosto 1804, ivi, cc. 64 r -65 v .
Ampie parti sono riportate in P. Féret, La France et le Saint-Siège cit., v. 1, pp. 19-20.
98 Nota di Joseph Fesch a Ercole Consalvi, Roma, 22 agosto 1804, ivi, p. 19.
99 Nota di Joseph Fesch a Ercole Consalvi, Roma, 22 agosto 1804, Bav, Ross. 1172,
c. 64 v .
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)