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Un nobile di frontiera da Malaga al Lario                        337


                       La vicenda dell’Arce y Beltrán parla delle opportunità insite tanto
                    nel concetto quanto nella realtà fisica del confine: il confine tra i regni
                    cattolici spagnoli e il Regno di Granada, ossia quel confine tra Cristia-
                    nità tardo-medievale e Islam che le fortune degli Arce e dei Beltrán
                    inseguirono e al tempo stesso spinsero verso il litorale mediterraneo;
                    il confine tra gli Stati papali e il Regno di Napoli, non lontano dal quale
                    Rodrigo  ricevette  i  feudi  di  Paganica  e  Tempera.  E  infine  l’estremo
                    lembo settentrionale dei domini degli Austrias nella Penisola italiana –
                    la Città di Como e il suo contado –, parte di quella magmatica ‘dorsale
                    cattolica’ che nella prima metà del Cinquecento andava definendosi in
                    parallelo con i progressi del credo riformato e della risposta cattolica .
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                    Un altro confine, dunque, affacciato sul territorio pertinente alla so-
                    vranità dei Grigioni, ossia della filo-francese Repubblica delle Tre Le-
                    ghe: la Lega Grigia (Grauer Bund), a maggioranza cattolica, la Lega
                    Caddea e le Dieci Diritture, aderenti al credo riformato. Un’area tanto
                    parcellizzata , in merito all’assetto dei poteri sovrani, quanto cruciale,
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                    quale via di passaggio per idee e merci, e per le tensioni ideali e politi-
                    che ivi prodottesi sin dai primi decenni del ’500 .
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                       Fu  soprattutto  questo  scenario  a  conferire  forma  e  obiettivi  alle
                    strategie di governo e di patronage del nobile andaluso nell’esercizio
                    della carica più prestigiosa conferitagli dagli Austrias.


                    Origini ed esordi: da Malaga al Lario, passando per l’Abruzzo

                       Grazie alle pruebas raccolte nella pratica inerente alla sua richiesta
                    di ammissione nell’Ordine dei cavalieri di Santiago, risalente al 1533,
                    sappiamo che Rodrigo fu il primo figlio di Juan de Arce e della sua
                    seconda moglie Teresa Beltrán .
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                       Nativo di Calgas, nella Valle de Anievas, presso Santander, Juan
                    fu soldato a cavallo nella compagnia del famoso Gonzalo de Córdoba



                    Modern Spain and Portugal Achieve and Maintain a Global Hegemony?, Sussex Academic
                    Press, Brighton - Portland, 2012, pp. 3-8.
                       4  F. Zuliani (a cura di), Una nuova frontiera al centro dell’Europa. Le Alpi e la dorsale
                    cattolica (sec. XV-XVII), Franco Angeli, Milano, 2020.
                       5  R.C. Head, Catholics and Protestants in Graubünden: Confessional Discipline and
                    Confessional Identities without an Early Modern State?, «German History», 17 (1999), pp.
                    321-345: 322.
                       6  G. Scaramellini, «Et è ormai Chiavenna fatta una Genevretta, et minaccia a Italia».
                    Mercanti e “libertà retica”: riformati ed eterodossi sulle vie d’Oltralpe nel XVI secolo, «Sto-
                    ria Economica», XVII, 1 (2014), pp. 43-84: 44, 46.
                       7  Ahn, Ordenes Militares-Santiago, Pruebas de Caballeros, Caja 95, Expt. 538, Arce
                    Beltrán, Rodrigo de, Málaga, 1533, s.f.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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