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                e scudiero delle guardie dei Re Cattolici durante la Guerra di Gra-
                nada: un piccolo nobile, probabilmente, che seppe trarre profitto da
                una congiuntura politica molto favorevole per un suddito della Co-
                rona disposto a trasferirsi nelle nuove conquiste e provvisto di pro-
                tezioni importanti, come quella del Gran Capitano e dell’Adelantado
                del Regno di Murcia. Alla ricompensa sovrana per il valore dimostrato
                nella conquista di Ronda – una casa di pregio nella città, un premio
                in denaro, della terra, una carica nell’amministrazione della giustizia
                locale – e di Marbella si aggiunsero altre concessioni di beni immobili
                nella città di Malaga, dove Juan si stabilì attorno alla metà degli anni
                ’90 del Quattrocento: pure in questo arco temporale possiamo collo-
                care il vantaggioso matrimonio con Teresa Beltrán – appartenente a
                un ricco casato di origini converse che possedeva terre nell’area, con-
                tigue a quelle di Juan – e la nascita del primogenito .
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                   Diversi studi recenti hanno acclarato le origini ebraiche della madre
                di Rodrigo, Teresa, del casato converso dei Beltrán di Ciudad Real. Il
                padre di questa, Fernán Beltrán «el viejo» – suo fratello, secondo María
                Teresa  López  Beltrán,  ma  indicato  quale  genitore  dalle  menzionate
                pruebas e da altri studi recenti –, fu gentiluomo stipendiato («conti-
                nuo») dei Re Cattolici ed eminente notabile di Ciudad Real, dove gli fu
                assegnata la carica di regidor per ricompensarlo dei servizi resi alla
                Corona, presumibilmente di natura finanziaria. Nel 1487, pochi anni
                dopo l’istituzione a Ciudad Real di un tribunale dell’Inquisizione, si
                trasferì a Malaga, conquistata dai cristiani quello stesso anno, assieme
                alla moglie Isabel de Monteagudo e a una parte almeno dei figli, tra
                cui Teresa. In quello stesso anno i patrimoni di Fernán e del primoge-
                nito Gonzalo ammontavano a un totale di 800.000 maravedi in rendite
                e beni immobili, cui si aggiunsero altre terre e case, loro assegnate a
                Malaga e nel suo circondario. Anche i Beltrán dunque beneficiarono
                delle vantaggiose facilitazioni offerte dai Re Cattolici, onde promuovere
                la repoblación delle nuove conquiste .
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                   A Malaga l’influenza dei Beltrán appare comprovata dai numerosi
                incarichi ricoperti nelle magistrature cittadine dai membri del casato
                e  dai  parenti  acquisiti,  a  partire  dalla  costituzione  del  cabildo  nel
                1489: Fernán fu alcalde mayor dal 1489 al 1491, regidor dal 1491 al



                   8  M.T. López Beltrán, Contribución a una prosopografía sobre judeoconversos en Má-
                laga en época de los Reyes Católicos: el apellido Beltrán (1487-1518), «Baética: Estudios
                de Historia Moderna y Contemporánea», 28, 2 (2006), pp. 351-371: 360-361.
                   9  M. del Pilar Rábade Obradó, Poder y riqueza: los judeoconversos de Castilla en el
                tránsito del Medievo a la Modernidad, «e-Spania. Revue interdisciplinaire d’études his-
                paniques  médiévales  et  modernes»,  30  (juin  2018),  <https://journals.opene-
                dition.org/e-spania/27721> (20 settembre 2021), sezz. 25-26, 43-44.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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