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Nota introduttiva 537
I contributi raccolti all’interno di questo dossier si interrogano sulla
capacità del sistema veneziano di trasformarsi e di adattarsi al conte-
sto del Mediterraneo del Sei-Settecento, dapprima fornendo una let-
tura di come sia stata interpretata la posizione della Repubblica di
Venezia nella storiografia immediatamente successiva al 1797 e, suc-
cessivamente, concentrandosi sulla sfera economica (finanza, mani-
fattura, shipping e commercio). In altre parole, questo dossier si pro-
pone di inquadrare meglio la posizione di Venezia nel Mediterraneo
della tarda età moderna e – allo stesso tempo – di valutare se e come
il sistema economico veneziano fosse ancora in grado di reagire ai pe-
riodi di crisi, intesi soprattutto come fasi di grande cambiamento.
Benché in queste pagine si sia già fatto riferimento più volte al ‘Me-
diterraneo’, è necessario sottolineare, tuttavia, che l’orizzonte di osser-
vazione di questo dossier non si limita al bacino di questo mare. Al
contrario, esso è concepito come uno spazio allargato , che va dalla
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Laguna ai porti atlantici, dalla Germania al Levante, ove è possibile
osservare e studiare l’azione degli attori veneziani o dei fenomeni a essi
associati .
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Dal punto di vista storiografico, poi, il presente dossier vuole inse-
rirsi all’interno di un panorama più vasto a cui la storia dovrebbe guar-
dare con più attenzione.
Ad esempio, da qualche anno la letteratura scientifica si interroga
sul ruolo dei ‘paesi piccoli’ durante l’età moderna e sulla loro capacità
di approfittare degli interstizi di diversa natura lasciati aperti dalle
grandi potenze o dagli imperi. Ci si è interessati, tra l’altro, ai legami
economici tra due ‘potenze minori’ come il Portogallo e la Svezia , o
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ancora alla navigazione delle flotte mercantili scandinave in
11 In questo senso, dal punto di vista della focale d’osservazione, è utile adottare il
concetto braudeliano del «più grande Mediterraneo», F. Braudel, Civiltà e imperi del Me-
diterraneo nell’età di Filippo II, vol. I, quinta edizione, Einaudi, Torino, 2009, p. 166-
236.
12 Ad esempio, pur non essendo un fenomeno che si svolge nel mare Interno, il com-
mercio veneto-tedesco è profondamente legato al Mediterraneo: se i veneziani spedi-
scono in Levante grandi quantità di lametta e prodotti tedeschi, particolarmente impor-
tanti per le case di negozio veneziane su piazze come Aleppo, la Germania è la destina-
zione principale del cotone levantino che arriva a Rialto e quest’ultimo forma tra un
quarto e un terzo delle importazioni dal Levante, Asve, Vsm, Registri, regg. 13, 18, 23,
29, 35, 41, 47, 52, 57, 63, 67, 72, 76, 80, 85, 90, 95, 100; V. Costantini, Il commercio
veneziano ad Aleppo nel Settecento cit.
13 M.C. Moreira, J. Eloranta, J. Ojala, e L. Karvonen, Early modern trade flows be-
tween smaller states: The Portuguese-Swedish trade in the eighteenth century as an ex-
ample, «Revue de l’Ofce», n°140, 2015, pp. 87-109; L. Müller, Commerce et navigation
suédois en Méditerranée à l’époque moderne, 1650-1815, «Revue d’Histoire Maritime»,
n°13, 2011, pp.45-70.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)