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538 Pierre Niccolò Sofia
Mediterraneo . In questo senso, quello veneziano rappresenta un caso
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di studio particolarmente significativo, non fosse altro per la propria
ricchezza e complessità: una città stato alla testa di un impero-com-
monwealth, allo stesso tempo porto internazionale e polo manifattu-
riero, dotata di una marina mercantile e militare autonoma, con una
rete diplomatico-consolare diffusa e fitta.
Non meno importante, è necessario inserire pienamente Venezia nel
dibattito storiografico che ha ormai rivalutato il ruolo del Mediterraneo
in età moderna, sottolineando la resilienza delle sue strutture e delle
sue componenti di fronte allo spostamento del centro di gravità
dell’economia-mondo europea . In questo senso, la prospettiva che
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questo dossier propone può intrecciarsi con i recenti tentativi di ricon-
siderare il contributo della penisola italiana allo sviluppo del mondo
atlantico , facendo emergere i legami che la Laguna mantiene e svi-
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luppa con l’Atlantico tra XVII e XVIII secolo. Allo stesso tempo, il no-
stro sguardo non dovrebbe essere rivolto solo a Occidente, come
spesso tendiamo a fare. Dopotutto, l’esperienza veneziana è interes-
sante proprio per questo, perché ci costringe a considerare anche la
parte orientale del mare Interno, vale a dire il Levante allargato e le
14 D.H. Andersen, P. Pourchasse, La navigation des flottes de l’Europe du nord vers
la Méditerranée (XVII e -XVII e siècles), «Revue d’Histoire Maritime», n°13, 2011, pp. 21-44.
Si vedano anche A. Carrino, Ai ‘margini’ del Mediterraneo: mercanti liguri nella tarda età
moderna, Edipuglia, Bari, 2018; L. Piccinno, Grandi porti e scali minori nel Mediterraneo
in età moderna: fattori competitivi e reti commercili, in Ianuensis non nascitur sed fit. Studi
per Dino Puncuh, Genova, Società ligure di storia patria, 2019, p. 1045-1059.
15 M. Fusaro, C. Heywood, M.S. Omri (eds.), Trade and Cultural Exchange in the Early
Modern Mediterranean. Braudel’s Maritime Legacy, I.B. Tauris Publishers, Londra, New
York, 2010; D. Panzac, La caravane maritime. Marins européens et marchands ottomans
en Méditerranée (1680-1830), Cnrs éditions, Parigi, 2004; Luca Lo Basso, Il Sud dei Ge-
novesi. Traffici marittimi e pratiche mercantili tra l’Italia meridionale, Genova e Marsiglia
nel Settecento, in B. Salvemini (a cura di), Lo spazio tirrenico nella «Grande Trasforma-
zione». Merci, uomini e istituzioni nel Settecento e nel primo Ottocento, Edipuglia, Bari,
2009, p. 239-263; Gelina Harlaftis, ‘The ‘Eastern Invasion’: Greeks in Mediterranean
Trade and Shipping in the Eighteenth and Early Nineteenth Centuries, in M. Fusaro, C.
Heywood, M.S. Omri (eds.), Trade and Cultural Exchange in the Early Modern Mediterra-
nean cit., p. 223-252; S. Marzagalli, La Méditerranée moderne, entre héritage braudélien
et questionnements nouveaux à l’heure des histoires globale et connectée, «Cahiers de la
Méditerranée», n° 103, dicembre 2021, p. 37-53, p. 39, p. 48.
16 A tale proposito, si vedano: il numero speciale La Méditerranée dans les circula-
tions atlantiques au XVIII e siècle, codiretto da A. Bartolomei e S. Marzagalli, «Revue d’hi-
stoire maritime», n°13, 2011; C. Brilli, Genoese trade and migration in the Spanish At-
lantic, 1700-1830, Cambridge University Press, New York, 2016; il dossier I generi colo-
niali nel Mediterraneo: i grandi porti come centri di destinazione, di consumo e di redistri-
buzione (XVII-XIX secolo)/American colonial goods in the Mediterranean: major ports as
centres of destination, consumption and redistribution (17th-19th centuries), diretto da P.
Calcagno, «RiMe», n°8, giugno 2021; il programma Atlantic Italies, coordinato da R.
Zaugg, https://atlanticitalies.net/project-people/the-project/.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)