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664 Pierre Niccolò Sofia
Figura 8 - Esportazioni di perle di vetro veneziane in Inghilterra,
1700-1779 (medie decennali)
Fonte: Tna, Cust-3, 4-8, 9-14, 15-27, 28A, 28B, 29-79.
Tuttavia, come nel caso levantino, non si tratta solo di cifre. Anche
a Ponente, le perle rientrano nella più larga strategia commerciale
delle autorità di Venezia, il cui obiettivo è di trarre beneficio dall’espan-
sione dei mercati occidentali offrendo i prodotti delle proprie manifat-
ture per ottenere in contropartita merci atlantiche, in special modo
derrate coloniali (zucchero, cacao e indaco), ma anche metalli grezzi e
pesce salato . A loro volta, tali prodotti danno vita a importanti atti-
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vità industriali (le già citate industrie saccarifera e metallurgica), cor-
renti di riesportazione, ad esempio verso la Terraferma e l’alto Adria-
tico, e processi di consumo. Anche in questo caso, la specializzazione
in una nicchia commerciale consente all’economia veneziana di rima-
nere attivamente integrata all’interno di uno dei maggiori circuiti eco-
nomici dell’età moderna, quello atlantico.
Una misura di questa integrazione si ottiene dalla comparazione tra
l’evoluzione delle esportazioni di perle verso Ponente e l’andamento
della tratta atlantica degli schiavi, sia in quanto destinazione princi-
pale delle conterie e manifatture a lume veneziane che in quanto uno
dei più importanti commerci che si svolgono nell’Oceano Atlantico nel
XVIII secolo (Figura 9).
82 P.N. Sofia, Dall’Atlantico a Rialto cit.
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)