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La comparazione storica di fronte allo ‘spatial turn’: dilemmi e virtù di un metodo  381


                    le dimensioni spaziali che non possono essere ridotte a formulazioni
                    quali centro/periferia, nord/sud, micro/macro e così via .
                                                                            6
                       Recentemente,  il  dibattito  sulla  globalizzazione  ha  suscitato  un
                    nuovo interesse per i fenomeni di scala di ampia portata, comportando
                    per gli storici una riflessione più articolata sui propri strumenti di in-
                    dagine e sugli approcci metodologici al fine di reperire una epistemo-
                    logia concettuale in grado di “leggere” le trasformazioni in atto. Il boom
                    della storia transnazionale ha articolato la riflessione sullo spazio, in-
                    teso non come contenitore di fenomeni generali, ma come «zona di con-
                    tatto» tra dimensioni diverse .  In questo quadro, anche il metodo della
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                    comparazione storica ha rinnovato la propria strumentazione concet-
                    tuale alla ricerca di una nuova collocazione metodologica. È questa la
                    tesi degli storici comparatisti che partendo dalla concezione dello spa-
                    zio costruito dall’interazione sociale propongono, attraverso il metodo
                    comparato, di cogliere i flussi reticolari tra luoghi come efficace anti-
                    doto all’indeterminazione di un approccio “globalista”.
                       Il saggio che qui propongo intende tracciare alcune linee interpre-
                    tative sul rapporto tra metodo comparato e spazio storico. L’arco tem-
                    porale considerato è racchiuso tra le prolusioni di due grandi storici
                    pubblicate a distanza di quasi un secolo l’una dall’altra. Entrambe si
                    interrogano  sui  vizi  e  sulle  virtù  della  comparazione  dei  luoghi:  la
                    prima, e certamente la più famosa, tenuta, nel 1928, da Marc Bloch
                    al congresso internazionale degli storici del Medio Evo di Oslo, la se-
                    conda di Jurgen Kocka, nel 2003, durante la Conferenza degli storici
                    europei all'Aia.


                    Tra lessico e metodo: la storia comparata

                       Nella lezione inaugurale dal titolo Pour une histoire comparée des
                    sociétés médiévales, tenuta nell'agosto del 1928 al Sesto congresso in-
                    ternazionale delle Scienze Storiche di Oslo, Marc Bloch si interrogava
                    sui caratteri del metodo comparato nella disciplina storica promuo-
                    vendone l'utilità euristica .
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                       6  A. Radeff Centres et périphéries ou centralités et décentralités? in A. Torre (a cura
                    di), Per vie di terra. Movimenti di uomini e di cose nelle società̀ di antico regime, Milano
                    2007, pp. 21-32.
                       7  D. Massey, Space, Place, and Gender, U.P. Minnesota, Minneapolis 1994, p. 4; vedi
                    anche Id., Spatial Divisions of Labour: Social Structures and the Geography of Production,
                    Basingstoke 1984.
                       8  M. Bloch, Pour une histoire comparée des societes médiévales, «Revue de Synthèse
                    Historique», n. 46 (1928), pp. 15-50, Il figlio Etienne Bloch lo introdusse in una raccolta:
                    M. Bloch, Histoire et Historiens, Armand Colin, Paris 1995, poi tradotto in italiano sem-
                    pre a cura di E. Bloch con il titolo Marc Bloch Storici e Storia, Einaudi, Torino 1997.
                    Storico francese (Lione 1886 - Les Roussilles, Lione, 1944); docente di storia medievale


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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