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                   Due casalini sotto la chiesa et un altro sotto il dammuso della polvere.
                   Vi sono due mezzi Sacri di bronzo di libre cinque di palle sfoconate
                senza casse e due maschi di ferro sfoconati.
                   Il castellano attualmente è Domenico Muranes, il tenente Antonio
                Corsales. Il cappellano Don Francesco Cefalù, quale è pagato con tarì
                quindici al mese. Artigliere mastro Domenico Frittita pagato con scudi
                quattro il mese. Il caporale Francesco Cesare con li cinque soldati sono
                pagati con scudi due e mezzo per ogni uno il mese, quali soldati sono
                stati pagati a viglietto del Viceré con sua liberazioni per tutto il mese
                di Agosto prossimo passato diretto al Regio Secreto dell’Introiti di Se-
                cretia seu extra Regno, gabella spettante alla Regia Corte.
                   Il castellano è stato pagato con soldo di capitano reformato e si è pa-
                gato nelle sue compagnie, ed altro non tiene come castellano se non gli
                introiti dell’erba di detto castello e le solite franchezze li dona la città, che
                sono uno scudo al mese per ragione di macina e grana dieci al mese per
                ragione di cascio. Il tenente è pagato con il soldo secondo la graduazione
                piena, la città altro non li dona di franchezza che tarì uno al mese per
                ogni persona di sua famiglia e grani dieci il mese per ragione di cascio e
                dicono che detto tenente è introdotto da pochi anni in qua.
                   Ai sopraccennati caporale e soldati paesani la città li dona tutte le
                franchezze delle gabelle.
                   Il regio Munitionere di detto castello tiene in consegna le seguenti
                cose: archibugi numero venticinque inservibili per esser disfatti; mo-
                schetti numero venticinque dell’istessa maniera; fiaschi di soldati nu-
                mero  cento  inservibili  e  disfatti;  palle  d’artiglieria  numero  quattro-
                cento; palle di moschetto cantara sei; zappe di ferro numero duodici
                disfatte; piconi numero dodici, numero sei che possono servire e nu-
                mero sei inservibili; pale di ferro venticinque inservibili; mazze di ferro
                numero quattro, cioè numero due servibili e numero due inservibili;
                un masco piccolo di bronzo; una campana per avvisare la città quando
                si discoprino imbarcationi, et altre due piccole nella Talaia e altra nella
                porta del castello; due cocchiare  della mezza colubrina che andò a
                                                5
                Messina ed altre due del Sacro con sue lanate e infilatori; cento mazzi
                di meccio fra piccoli e grandi; polvere cantara dui.







                   5  Vedesi in appendice cucchiaie, lanate, infiiatori



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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