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412 Salvatore Grugno
Due casalini sotto la chiesa et un altro sotto il dammuso della polvere.
Vi sono due mezzi Sacri di bronzo di libre cinque di palle sfoconate
senza casse e due maschi di ferro sfoconati.
Il castellano attualmente è Domenico Muranes, il tenente Antonio
Corsales. Il cappellano Don Francesco Cefalù, quale è pagato con tarì
quindici al mese. Artigliere mastro Domenico Frittita pagato con scudi
quattro il mese. Il caporale Francesco Cesare con li cinque soldati sono
pagati con scudi due e mezzo per ogni uno il mese, quali soldati sono
stati pagati a viglietto del Viceré con sua liberazioni per tutto il mese
di Agosto prossimo passato diretto al Regio Secreto dell’Introiti di Se-
cretia seu extra Regno, gabella spettante alla Regia Corte.
Il castellano è stato pagato con soldo di capitano reformato e si è pa-
gato nelle sue compagnie, ed altro non tiene come castellano se non gli
introiti dell’erba di detto castello e le solite franchezze li dona la città, che
sono uno scudo al mese per ragione di macina e grana dieci al mese per
ragione di cascio. Il tenente è pagato con il soldo secondo la graduazione
piena, la città altro non li dona di franchezza che tarì uno al mese per
ogni persona di sua famiglia e grani dieci il mese per ragione di cascio e
dicono che detto tenente è introdotto da pochi anni in qua.
Ai sopraccennati caporale e soldati paesani la città li dona tutte le
franchezze delle gabelle.
Il regio Munitionere di detto castello tiene in consegna le seguenti
cose: archibugi numero venticinque inservibili per esser disfatti; mo-
schetti numero venticinque dell’istessa maniera; fiaschi di soldati nu-
mero cento inservibili e disfatti; palle d’artiglieria numero quattro-
cento; palle di moschetto cantara sei; zappe di ferro numero duodici
disfatte; piconi numero dodici, numero sei che possono servire e nu-
mero sei inservibili; pale di ferro venticinque inservibili; mazze di ferro
numero quattro, cioè numero due servibili e numero due inservibili;
un masco piccolo di bronzo; una campana per avvisare la città quando
si discoprino imbarcationi, et altre due piccole nella Talaia e altra nella
porta del castello; due cocchiare della mezza colubrina che andò a
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Messina ed altre due del Sacro con sue lanate e infilatori; cento mazzi
di meccio fra piccoli e grandi; polvere cantara dui.
5 Vedesi in appendice cucchiaie, lanate, infiiatori
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)