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408 Salvatore Grugno
possibilità che al duca di Savoia fosse assegnato il regno di Sicilia,
da parte della Corte di Torino si sviluppò una intensa attività infor-
mativa nei confronti dell’isola. Le notizie raccolte facevano un qua-
dro che se da un lato impressionava per la ricchezza della terra che
sarebbe potuta essere assegnata al Duca di Savoia, dall’altro la-
sciava perplessi per la gravità dei problemi che venivano descritti:
abusi di ogni genere, cattiva amministrazione della giustizia, corru-
zione dilagante, esistenza di privilegi profondamente radicati che
rendevano difficile ogni saggia amministrazione, situazione finan-
ziaria in perenne deficit.
Il materiale allora reperito era costituito da relazioni del passato,
tratte dall’archivio del Consiglio d’Italia o fornito dalla stessa Spagna,
e da relazioni di numerosi Siciliani, alcune a carattere generale, altre
relative al commercio, alla situazione dell’agricoltura, alle miniere e a
ogni aspetto della vita dell’isola.
Fra queste vi sono anche rapporti relativi a singole città, una delle
quali relativa a Cefalù è quella che viene di seguito trascritta. È pre-
sentata come redatta dal Governatore della città Don Giuseppe Gru-
gno, personaggio di un certo rilievo che il Villabianca indica essere
stato il Sergente Maggiore della milizia urbana di Palermo nel 1708 e
che in seguito fu senatore di Palermo e Governatore del Monte di Pietà.
Il suo cognome è forse più noto per i suoi due fratelli Pompeo, cavaliere
di Alcantara e Governatore di Girgenti, e Nicolò uccisi nella sommossa
che nel 1718 ebbe luogo ad Agrigento dopo lo sbarco spagnolo nel
Golfo di Palermo.
Il documento – conservato presso l’Archivio di Stato di Torino – tratta:
– dello stato del castello, del personale che vi svolge servizio e delle
armi di cui è dotato, accennando al loro stato;
– della situazione dei bastioni della città, accennando alle armi di
cui erano dotati, del loro stato d’uso e del materiale a corredo: non è
sempre agevole riuscire a comprendere la terminologia per chi non ab-
bia almeno una pur superficiale conoscenza di cosa si tratti, perché
per le armi da fuoco si utilizzano termini non più in uso da tempo e
ciò vale anche per il castello. Per agevolarne la comprensione, ritengo
opportuno perciò allegare al testo del Grugno una mia nota esplicativa
(Materiale d’artiglieria);
– della descrizione delle torri dislocate nel territorio con compiti es-
senzialmente di avvistamento e prima difesa. In particolare si citano
quelle di Grugno, Roccella, Sant’Ambrogio, Raisigerbi e la guardiola
sulla cima del Monte;
– di quello che viene definito come lo stato politico. In sostanza vi
si trovano i dati finanziari relativi alle entrate dell’amministrazione
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)