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Salvatore Grugno
RELATIONE DELLA CITTÀ DI CEFALÙ E SUO TERRITORIO
ALLA REAL MAESTÀ DI VITTORIO AMEDEO RE DI SICILIA,
DI CIPRO, ETC. [1713]
DOI 10.19229/1828-230X/58092023
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Nota introduttiva di Alberico Lo Faso di Serradifalco
Nel 1713 si concluse la guerra di successione di Spagna. La pace
che ne seguì, vide l’assunzione al trono di Spagna di Filippo duca
d’Angiò, nipote di Luigi XIV, e designato come suo successore da
Carlo II, ultimo discendente dell’imperatore Carlo V, ma comportò
la perdita dei più antichi possedimenti spagnoli in Italia. La Lom-
bardia, la parte continentale del Regno delle Due Sicilie e la Sarde-
gna passarono all’Austria, una piccola fetta dell’antico ducato di
Milano (Alessandria, Tortona, Novara) e la Sicilia passarono al Duca
di Savoia.
L’isola era del tutto ignota ai Savoia ed ai Piemontesi, i loro inte-
ressi erano stati concentrati quasi tutti sull’Italia settentrionale, le
occasioni di scambio con il Meridione d’Italia, nel corso dei secoli,
erano state del tutto saltuarie e anche dal punto di vista commer-
ciale non vi erano rapporti continuativi fra il porto di Villafranca
della contea di Nizza e quelli siciliani. Fu per questo motivo che,
quando dalla seconda metà del 1712 si iniziò a parlare della
N.B. I testi della sezione Fonti non sono sottoposti a peer review.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)