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Relatione della città di Cefalù e suo territorio                 411


                                 Capitolo di quello che attiene il militare
                      e ciò che esiste nel Regio Castello e nella Fortezza della città

                       Officiali militari che vi sono stati nella città di Cefalù: il Governa-
                    tore, l’Aiutante del detto, il Sergente Maggiore delle Militie urbane, il
                    Capitano dell’Artiglieria, il Castellano e il suo Tenente con sei soldati,
                    cinque paesani et un sardo, et un artigliere e cappellano.
                       Il Castello è sopra una rocca in collina e circondato da muraglie
                    estende detto circuito un miglio, tiene sei garrite una nominata Santa
                    Nicolicchia, attualmente senza guardia, altra nomata Santa Barbara
                    senza guardia, altra della Talaia con tre soldati e tre stanze ove abitano
                    detti soldati con una Gisterna che non tiene acqua, una Garita nel
                    canale senza sentinella. Sotto detta Garita vi è una porta murata di
                    pietra per servirsene in caso di necessità e poterli introdurre il vetto-
                    vaglio, una Garita in detto canale senza sentinella, altra doppo detto
                    canale disfatta, allo Spirone vi è una casa disfatta. Vi è un bastione
                    nomato di Rodi, ove si fa dalli soldati della Talaia la scoverta, vi è un
                    dammuso ove tiene la polvere l’artigliere.
                       Sono rimasti in quel luogo ove erano stati li due pezzi di bronzo che
                    andorno in Messina, cioè una menza Colubrina e un Sagro Reale , le
                                                                                     4
                    rote [?] e casse che sono servibili.
                       Cose che sono in ditto castello:
                       Un dammuso per le munitioni che tiene il Munitioniere.
                       Due carceri disfatti di fronte al suddetto dammuso.
                       Una stanza nomata San’Anna la vecchia dentro la quale vi è un
                    centimolo disfatto.
                       Una chiesa di Sant’Anna con sacrestia, ove si celebra ogni festa dal
                    cappellano di detto castello.
                       Quattro stanze coperte dietro le quali vi sono tre forni per il pane:
                    però sono disfatti.
                       Una casa per il castellano con cinque stanze et una cocina.
                       Una fabrica chiamata la Corona e nel core di detto castello vi sono
                    diverse stanze disfatte, ove per tradizione dicono che vi era il palagio
                    di re Maniaci con alcune muraglie antiche et una cisterna senza ac-
                    quea con un Gibbione seu stagno.
                       Due fosse per frumento, altre due cisterne disfatte, una Cisterna
                    grande con acque sotto la casa del castellano ove vi è un giardinello.
                       Una garita sopra la porta di detto castello e di rimpetto vi sono sei stanze
                    ove abitano tre soldati, l’artigliere e il Tenente, e un altro giardinetto.


                       4  Un quarto di colubrina


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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