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464 Maria Antonietta Russo
Grande valore aveva il giardino in contrada San Giorgio menzionato
nel testamento del 1345 a proposito del credito di circa cento onze che
il testatore dichiarava di vantare come risarcimento per i danni subiti
«tempore obsidionis Castriadmare dicte urbis facte per dictam univer-
sitatem». Nel 1333, infatti, il conte era stato chiamato a difendere la
città dall’attacco degli Angioini e alcuni trabucchi erano stati posizio-
nati nel giardino . Altro viridarium fuori le mura era quello detto Di-
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scomia sito in contrada Sabuchie che rendeva molto bene al conte a
giudicare dal particolareggiato contratto di affitto che in suo nome sti-
pulava, il 16 febbraio 1345, il suo procuratore il notaio Huguectus de
Turri de Mediolano ; ancora in suo possesso nel 1348 lo citava nelle
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sue ultime volontà per legarlo assieme ad un mulino con giardino e
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con canneto in contrada Aynisindi (Danisinni) ai due frati che avreb-
bero dovuto dire quotidianamente due messe per la sua anima; nel
1350 apparteneva ai Chiaromonte . Nella pianura palermitana i giar-
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dini sorgevano nella zona irrigata vicino ai fiumi e agli acquedotti; il
giardino Discomia era irrigato dal fiume Sabugia che, entrando in città
da Porta di Castro, irrigava Ballarò, Guzetta e la Kalsa (fig. 1) .
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Di particolare valore dovevano essere anche le terre e le vigne poste
vicino alle sorgenti del Gabriele ereditate dai discendenti. Il 19 gen-
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naio 1394 il nipote Guglielmo Peralta, figlio di Luisa, vendeva diritti
dell’uso «aque discurrentis a fontana Garberi inferius» . Il Gabriele
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era uno dei principali acquedotti che portava l’acqua dalle sorgenti ai
piedi di Monreale fino a diverse contrade cittadine, Sicchieria, Ma-
randi, Cuba, Zisa, per arrivare a Santa Oliva dove si estendevano
Calvellis, vendeva a Francesco Grande per trentacinque onze la metà indivisa di
una vigna con casa sita nei pressi della Chiesa di Santa Maria del Faro; l’atto di
procura era stato rogato a Palermo il 25 aprile 1326 (A. Seminara, Le pergamene
dell’Archivio di Stato di Messina. Inventario e regesto, Messina, 2007, perg. 284).
13 Bcc, Tabulario, perg. 331.
14 Asp, Notai defunti, I stanza, notaio Filippo Carastono, reg. 133, cc. 55v-56v.
Cfr. anche H. Bresc, I giardini di Palermo (1290-1460), traduzione dal francese di
M.C. Costa, Provincia Regionale di Palermo, Biblioteca Istituto di Formazione Poli-
tica Pedro Arrupe. Centro Studi Sociali, Palermo, 2005, pp. 50-51, titolo originale
Les jardins de Palerme (1290-1460), «Mélanges de l’École Française de Rome.
Moyen Âge Temps Modernes», 84 (1972), pp. 55-127; B. Pasciuta, I notai a Palermo
nel XIV secolo cit., n. 486, p. 355.
15 Asp, Moncada, busta 1200, fasc. 41, cc. non numerate.
16 H. Bresc, I giardini di Palermo cit., p. 51.
17 Ivi, pp. 23, 50-51. Sul Sabugia, cfr. F. D’Angelo, E. Pezzini, La colletta per la
pulizia del fiume Sabugia a Palermo negli anni Sessanta del Trecento, in M. Pacifico,
M.A. Russo, D. Santoro, P. Sardina (a cura di), Memoria, storia e identità. Scritti per
Laura Sciascia, Associazione Mediterranea, Palermo, 2006 (Quaderni - Mediterra-
nea. Ricerche storiche, 17), I, pp. 249-278, in particolare pp. 251-254.
18 H. Bresc, I giardini di Palermo cit., p. 51.
19 Asp, Notai defunti, I stanza, notaio Nardino de Pittacolis, reg. 416, cc.2v-3v.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)