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Diplomazia, occasioni pubbliche e solidarietà degli ambasciatori nella prima età moderna 435
le occasioni di incontro con i vertici politici erano rare sia perché erano
ridotti i margini di azione. Esclusi quasi completamente dalle cerimonie
pubbliche alla presenza del sovrano, per garantirsi l’accesso alla società
politica all’interno e attorno alla corte essi dovevano necessariamente
costruire una sociabilità diversa, consona al loro status e che gli per-
mettesse di allargare la rete dei rapporti. Fra le modalità a loro acces-
sibili c’erano gli inviti a pranzo, le feste o le conversazioni intrattenute
nelle anticamere in attesa di essere ricevuti dai ministri o dal sovrano.
Lo schema di Elias a lungo applicato allo studio delle corti rara-
mente è stato evocato per la sociabilità degli ambasciatori. Eppure la
loro presenza a corte era costellata di inviti, incontri, colloqui. Essi
dovevano conoscere le norme del vivere e il cerimoniale della corte che
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li ospitava . Nell’ambito delle regole sociali e delle dinamiche di corte
nella prima età moderna le opportunità per contrarre legami di amici-
zia o di collaborazione erano diverse per ambasciatori, inviati, agenti e
altre figure della diplomazia che assolvevano a funzioni simili, sebbene
Politica, Storia, Diplomazia. Atti del Convegno di Studi, San Marino, 11-13 ottobre 2001,
Aiep, San Marino, 2003, pp. 127-148; A.B. Raviola, L’Europa dei piccoli Stati. Dalla prima
età moderna al declino dell’Antico Regime, Carocci, Roma, 2008.
5 Norbert Elias ha indagato il processo di civilizzazione in età moderna, approfon-
dendo i momenti di trasformazione di codici e norme che regolavano le ‘buone maniere’,
come la tavola, la presentazione del corpo e l’abbigliamento. Il suo Die Höfische Gesel-
lschaft, pubblicato nel 1969 e in italiano nel 1980, ha messo in evidenza i meccanismi
di controllo dei comportamenti e la funzione regolatrice e creatrice di modelli simbolici
esercitata dalla corte di Versailles. Il processo di civilizzazione, in due volumi, fu pubbli-
cato nel 1936-37 (Über der Prozess des Zivilisation) e in italiano nel 1982-83 per il
Mulino. Dei numerosi percorsi di ricerca sulla corte che si sono sviluppati a partire dagli
studi di Elias, alcuni temi appaiono ricchi di interesse per un’analisi sugli spazi della
corte e le occasioni di incontro degli ambasciatori nella prima età moderna, In Italia il
centro studi Europa delle Corti ha messo a fuoco una grammatica della corte a partire
dagli scritti di Castiglione, Della Casa, Guazzo, e altri, a cui è attribuito un ruolo fonda-
tivo di pratiche, saperi, stili di vita intimamente correlati all’universo politico dell’età
moderna. Si vedano M. Fantoni, La Corte, in M. Fantoni, A. Quondam (a cura di), Le
parole che noi usiamo. Categorie storiografiche e interpretative dell’Europa moderna, Bul-
zoni, Roma, 2008, pp. 109-141: pp. 130-132 e M.A. Visceglia, Corti italiane e storiografia
europea. Linee di lettura, «Dimensioni e problemi della ricerca storica», n. 2 (2004), pp.
7-48. Anche le indagini sui cerimoniali sono da considerare per comprendere la posizione
degli ambasciatori: M.A. Visceglia, C. Brice, Introduction, in M.A. Visceglia, C. Brice (eds.),
Cérémonial et rituel à Rome (XVIe-XIXe siècle), École française de Rome, Rome, 1997, pp.
1-19. L’accento posto da numerose ricerche su una periodizzazione che copriva l’ultimo
medioevo e la prima età moderna appare altresì importante per analizzare l’evoluzione
del ruolo di ambasciatore che vive significativi processi di trasformazione in questa fase,
R.G. Asch, A.M. Birke (eds.), Princes, Patronage and the Nobility. The Court at the Begin-
ning of the Modern Age, The German Historical Institute, London and Oxford University
Press, Oxford-London, 1991, e in particolar modo R.G. Asch, Introduction: Court and
Household from the Fifteenth to the Seventeenth Centuries, pp. 9-15. Una utile riflessione
sull’esaurimento del modello elisiano, J. Duindam, Norbert Elias e la Corte d’Età
moderna, «Storica», 16 (2000), pp. 7-30.
n. 47 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)