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Il costoso miraggio della demanialità. Ceti emergenti e attività creditizie... 541
gno 1699, presso il banco della Pietà furono versati al procuratore della
contessa di Berlips altri 1.348 ducati, derivanti dal prestito ottenuto
dalla casa e chiesa di S. Giorgio Maggiore dei padri pii operai di Napoli,
nelle persone del rettore don Nicola di Rossico e dei consultori Carlo
de Caro e Alfonso Frezza. Il denaro era stato ricavato dalla vendita di
una casa di proprietà della loro congregazione sita in via Mezzocannone
a Napoli, in favore del Collegio di Napoli. L’università di Portici si impe-
gnò, anche in questo caso, a cedere alla stessa congregazione 95 ducati
annui, alla ragione del 4% «sopra le prime quantità di denari, frutti et
intrade ch’ogni anno pervengono e perverranno dalla gabella di grana
25 per qualsivoglia tomolo di grano o farina che si consuma in detto
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casale» . Furono, inoltre, pagati altri 2.666,03,09 2/3 ducati da parte di
un armatore di Torre del Greco, Giovanni Pietro Vitiello e altri 1.000
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ducati da una tale Anna Persico .
Per il feudo di Torre del Greco si ha notizia certa del pagamento,
sempre il 3 giugno 1699, di 19.206,03,07 ducati consegnati dall’uni-
versità al procuratore della contessa di Berlips. Tale somma era stata
ricavata dai beni impegnati dai privati cittadini per l’importo di 11.000
ducati e, per gli altri 8.000 ducati, dai prestiti ottenuti da alcuni enti
ecclesiastici napoletani. Tra i privati cittadini che impegnarono i propri
averi vi erano alcuni proprietari di imbarcazioni, attivi nella pesca e
nel commercio del corallo, come i fratelli Aniello e Giuseppe Ascione
che versarono 4.050 ducati o i fratelli Rajmo e Francesco Vitiello e per
loro il procuratore Matteo Panarello, che versò circa 4.000 ducati; ma
soprattutto vi erano esponenti della città di Napoli e in particolare è
attestato il versamento di 500 ducati da parte di Domenico Parrino per
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conto del seggio di Portanova .
Diverse furono le istituzioni ecclesiastiche che erogarono prestiti
come si evince dai dati nella tabella Tab. II.
33 Asbn, Banco della Pietà, Archivio Apodissario, Giornale di Banco, 1699, matr. 1070,
Partita di banco del 3 giugno 1699 di ducati 1.348. Si veda a riguardo C. Maiello, Le atti-
vità creditizie di conventi e monasteri napoletani nel Settecento, in E. De Simone, V. Fer-
randino (a cura di), Assistenza, previdenza e mutualità nel Mezzogiorno moderno e
contemporaneo, FrancoAngeli, Milano, 2006, pp. 87-97.
34 I dati sono tratti rispettivamente in Asbn, Banco S. Eligio, Archivio Apodissario,
Giornale di Banco, 1699, matr. 633, Partita di banco del 2 giugno 1699 di ducati
2.666,03,09 2/3 e Ivi, Banco della Pietà, Archivio Apodissario, Giornale di Banco, 1699,
matr. 1070, Partita di banco del 3 giugno 1699 di ducati 1.000.
35 Versarono 1.800 ducati donna Cornelia della Voce madre e tutrice di Giovanni Bat-
tista Montelugo, e 800 ducati padre Egidio Gadaleto, Ivi, Partita di banco del 3 giugno
1699 di ducati 19.206,03,07.
n. 47 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)