Page 114 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
P. 114
Cocozza1 (saggi).qxp_4 22/12/19 17:34 Pagina 538
538 Valeria Cocozza
cipi Carafa di Stigliano e nel delicato e lungo dibattito svoltosi tra
Napoli e Madrid sullo sfondo della guerra di successione spagnola, in
cui confluirono giochi di potere paralleli tra loro e a differenti scale di
grandezza. Le vicende della vendita di Torre del Greco sono state
oggetto, per altro, di alcuni recenti studi, attraverso i quali è stato
ricostruito il contesto politico del complicato passaggio dall’ultimo
effettivo titolare del feudo di Torre del Greco con i tre casali, il prin-
cipe di Stigliano Nicola Maria de Guzmán y Carafa, al demanio regio
27
nel maggio 1699 .
I quattro casali erano appartenuti ai Carafa per circa un secolo,
dalla metà del Quattrocento fino al 1566, quando Porzia Carafa, in
qualità di tutrice di Fabrizio Carafa, li vendette al duca di Torremag-
giore Giovanni di Sangro. Passarono per un breve periodo nella titola-
rità dei Caracciolo marchesi di Casalbore, per poi tornare ai Carafa
28
nel 1574 . Con la morte senza eredi, agli inizi del 1689, di Nicola
Maria de Guzmán y Carafa, figlio del duca di Medina Ramiro Nuñez
de Guzmán, viceré di Napoli e di Anna Carafa, si aprì la questione
della devoluzione del vasto stato feudale dei principi di Stigliano, dalla
cui vendita la Monarchia spagnola avrebbe potuto trarre oltre mezzo
milione di ducati. A ostacolare la vendita dei possedimenti concorsero
tre donne. In un primo momento a contendersi il feudo furono Maria
Anna Sinforosa de Guzmán, sorellastra del defunto Nicola Maria, che
rivendicava la titolarità dei beni feudali, e Maria de Toledo y Velasco,
vedova del defunto Nicola Maria, intenzionata a far valere il lascito
testamentario del marito di un milione di ducati. Successivamente
nelle trame per la devoluzione dei casali napoletani si inserì Maria Gel-
trude Wolf de Gutenberg, contessa di Berlips, sposa di Wilhelm Ludwig
von Berlips, militare al servizio dell’imperatore Leopoldo, divenuta
dama d’onore della regina Maria Anna di Neuburg moglie del sovrano
29
di Spagna Carlo II .
Ma facciamo ordine.
Alla morte del principe Guzmán y Carafa i suoi beni furono rein-
tegrati alla regia corte e ne fu disposto l’apprezzo. Le operazioni di
stima di Torre del Greco con i tre casali furono condotte dai tavolari
27 R. Quirós Rosado, De mercedes y beneficios: negociación, intermediarios y política
cortesana en la venta de los feudos napolitanos de la condesa de Berlepsch (1698-1700),
«Chronica Nova», 38 (2012), pp. 221-242.
28 L. Aldimari, Historia genealogica della famiglia Carafa, Bulifon, Napoli, 1691, II,
pp. 391 ss.; si veda anche C. Russo, Carafa, Luigi, in Dbi.
29 Sulla Neuburg, cfr. G. Sodano, Una contessa palatina a Parma. Dorotea Sofia e l’ir-
ruzione delle Neuburg nella politica europea, in «Cheiron», 1 (2017), pp. 128-156. Inoltre,
sul ruolo delle donne nel feudalesimo moderno del Regno di Napoli, cfr. E. Novi Chavar-
ria, Donne, gestione e valorizzazione del feudo. Una prospettiva di genere nella storia del
feudalesimo moderno, «Mediterranea-ricerche storiche», XI (2014), pp. 349-364.
n. 47
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)