Page 121 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                   Il costoso miraggio della demanialità. Ceti emergenti e attività creditizie...  545


                   livelli tali che i demanisti furono costretti ad adire le istituzioni napo-
                   letane per chiedere l’intervento militare della Regia Udienza di Lucera
                   al fine di «accudire e assistere» la città a garanzia del controllo del ter-
                         48
                   ritorio .
                      Sin dall’agosto 1738 erano stati, intanto, individuati tra i demanisti
                   due procuratori originari del posto, nelle persone dell’avvocato Anselmo
                   Chiarizia e del barone neo-titolato Giovan Matteo Japoce, i quali affian-
                   carono l’avvocato napoletano Ferdinando Latilla presso il tribunale
                   della Sommaria di Napoli per avanzare richiesta di prelazione del feudo
                                  49
                   di Campobasso . La somma raccolta dai demanisti fu, quindi, conse-
                   gnata a due procuratori e fu depositata presso il banco del Popolo nel
                               50
                   marzo 1740 .
                      Un’altra cospicua quota di denaro, pari al 30% circa del totale, fu
                   invece presa in prestito dalla casa degli Incurabili di Napoli, con il patto
                   di cedere censi annui per il valore complessivo di 1.402,02,10 ducati
                   sulle rendite del feudo di Campobasso una volta entrato nella titolarità
                   dei demanisti. La stessa somma fu quindi girata ai due procuratori agli
                   inizi di aprile 1742, con differenti partite di banco così suddivise: 15.000
                   ducati presso lo Spirito Santo, 9.546 ducati presso il banco della Pietà,
                   3.908 presso il banco di S. Eligio e 2.546 presso il banco di S. Giacomo
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                   e Vittoria . Altri 2.000 ducati furono ricavati dalla vendita di un annuo
                   censo di ducati 1.725 alla cattedrale di Larino, località non molto
                   distante da Campobasso, pagati dal procuratore della stessa istituzione
                                                                                     52
                   ecclesiastica con partita del banco di sant’Eligio nel maggio 1742 .
                   Ancora altri 6.000 ducati furono raccolti con censi venduti al capitolo
                   della cattedrale di Napoli nelle persone di Gennaro Majello e Felice
                                                                                     53
                   Cianci, rispettivamente per le somme di ducati 4.000 e ducati 2.000 .


                      48  Asn, Real Camera di S. Chiara, Cancelleria, Decretorum, vol. 6, ff. 74-75.
                      49  Sulla famiglia Japoce, cfr. in particolare I. Zilli, Non di solo pane. I consumi alimen-
                   tari della famiglia Japoce di Campobasso (1743-1793), Esi, Napoli, 2005; G. Cirillo, Il
                   vello d’oro. Modelli mediterranei di società pastorali: il Mezzogiorno d’Italia (secoli XVI-
                   XIX), Piero Laicata, Manduria-Bari, 2003, pp. 168-173.
                      50  Asc, Archivio Privato Japoce, b. 55, fasc. 986, Atto del Notaio Giovanni Antonio
                   d’Avvocati, Campobasso 10 novembre 1741. Memorie di Ernesto Pallante. Conclusioni del
                   Pubblico Ministero presso la Commissione creata per lo scioglimento del Demanio partico-
                   lare di Campobasso e Decisione di detta Commissione, nelle quistioni sulla divisione del
                   supero e di altre relative al detto Demanio, Nuzzi, Campobasso, 1860 in Asc, Atti Dema-
                   niali, Campobasso, b. 1, fasc. 3.
                      51  Asbn, Banco della Pietà, Archivio Apodissario, Giornale di Banco, matr. 1835, Par-
                   tite di banco del 7 aprile 1742 di 4.500 ducati e di 5.046 ducati; Ivi, Banco di S. Eligio,
                   Archivio Apodissario, Giornale di banco, matr. 1111, Partite di banco del 4 aprile 1742 di
                   ducati 3.500 e di ducati 408.
                      52  Ivi, Banco di S. Eligio, Archivio Apodissario, Giornale di cassa, matr. 1108, Partita
                   di banco del 18 maggio 1742 di ducati 2.000.
                      53  Ivi, Banco del Popolo, Archivio Apodissario, Giornale di Banco, matr. 1188, Partita
                   di banco del 7 aprile 1742 di 4.000 ducati e di 2.000 ducati.


                   n. 47                        Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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