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«Ottimi cristiani, buoni cittadini, bravi operai». L’«Asilo degli orfanelli e artigianelli… 225
tema della modernizzazione della società italiana e della condizione
delle classi lavoratrici.
Le linee generali di questo processo in Italia sono già note , e il caso
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fiorentino rientra senz’altro in una linea di diffusione di esperienze del
genere, sull’onda della crescita del movimento sociale cattolico e della
rinnovata iniziativa delle congregazioni , in piena espansione in quel
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momento storico .
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1. Lavoro, assistenza, povertà, in un contesto urbano
in trasformazione
Oltre a essere coinvolta nel generale processo di urbanizzazione che
caratterizza il XIX secolo, Firenze è investita direttamente da alcune
congiunture e da alcuni eventi che danno una piegatura particolare
alle dinamiche con cui si realizza la sua espansione urbana e inve-
stono direttamente le questioni relative agli strati più poveri della po-
polazione.
Si può seguire questo tipo di evoluzione attraverso le vicende della
più importante istituzione cittadina rivolta al fine del recupero dei gio-
vani «irregolari» attraverso il lavoro.
Il Deposito di mendicità istituito nel 1813 dai francesi (che in quel
momento governavano il «Dipartimento dell’Arno»), e destinato a «tutti
coloro che non erano in grado di mantenersi da soli o di essere assistiti
da parenti: donne, minori di sedici, anziani oltre i sessanta, infermi»,
si trasformò nel dicembre 1815, in Pia casa del Lavoro per la repres-
sione della mendicità, mantenendo però in gran parte le prerogative e
gli scopi originari. Con l’Unità d’Italia la Pia Casa si trasformò in Opera
Pia del Regno d’Italia annettendo nel 1866 il piccolo orfanotrofio di San
1 Cfr. C. Cenedella, G. Fumi (a cura di), Oltre l'assistenza. Lavoro e formazione pro-
fessionale negli istituti per l'infanzia 'irregolare' in Italia tra sette e novecento, Vita e Pen-
siero, Milano, 2015.
2 G. Rocca, La vita religiosa dal 1878 al 1922, in E. Guerriero (a cura di), La Chiesa
e la modernità, («Storia del cristianesimo 1878-2005», vol. 2), Milano 2005, pp. 57-58,
sottolinea l’effervescenza delle iniziative religiose in questo periodo e su tali questioni;
osserva però come ancora gli studi siano carenti in particolare anche sull’attività nel
campo della scuola e del mondo del lavoro dei Salesiani e di altre congregazioni e istituti.
3 Sul ruolo delle congregazioni in rapporto al processo di modernizzazione del paese,
cfr. F. De Giorgi, L’immagine dei religiosi nella storiografia italiana contemporanea, «An-
nali di scienze religiose», 7 (2002), p. 323; più in generale N. Raponi, Congregazioni
religiose mondo cattolico, in Dizionario storico del movimento cattolico. Aggiornamento
1890-1995, Marietti, Casale Monferrato, 1997, p. 86, che nota comunque la distanza
dai propugnatori laici di un’etica e di una cultura industrialista.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)