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«Ottimi cristiani, buoni cittadini, bravi operai». L’«Asilo degli orfanelli e artigianelli… 229
zione che andava molto al di là del tradizionale filantropismo dei mo-
derati .
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La stessa Fratellanza Artigiana, creazione delle forze democratiche,
largamente popolata e diretta da influenti componenti delle logge mas-
soniche locali, aveva posto tra i principali obiettivi dei suoi statuti il
compito dell’istruzione delle masse popolari, mettendo in opera un va-
sto programma fondato sul risparmio, sull’istruzione professionale,
sulla cooperazione di consumo e di produzione . Iniziative specifiche
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sulla istruzione e la formazione professionale erano state prese o so-
stenute sia dalle logge massoniche, come nel caso delle scuole del Po-
polo di Pietro Dazzi, che raggiunsero una straordinaria diffusione nel
corso degli anni, fino a toccare diverse migliaia di iscritti al passaggio
del secolo, sia successivamente da varie società di mutuo soccorso di
ispirazione socialista . Al confronto, il tentativo, pur molto precoce,
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delle forze cattoliche e conservatrici che già nel 1860 avevano provato
a costituire una grande associazione di mutuo soccorso sotto la presi-
denza del Principe Corsini, era rimasto isolato e minoritario; così come
non riuscivano a tenere il passo coi tempi altri istituti pur fortemente
sostenuti dagli enti locali, come la Pia Casa del Lavoro.
3. Le origini dell’Istituto
In questo contesto si radica l’istituzione dell’Asilo degli orfanelli e
artigianelli fiorentini, inaugurato a Firenze il 25 dicembre 1899, sotto
gli auspici dell’imprenditore e commerciante di liquori, di origini mo-
destissime, fervente cattolico, Cesare Parissi, alla cui direzione fu pre-
posto il parroco della Cura di San Remigio, Don Galileo Landi. Lo
scopo iniziale dell’istituto era quello di: «accogliere come interni gli or-
fanelli fiorentini poveri, e come esterni i fanciulli parimenti fiorentini,
13 Si veda sulle iniziative benefiche in Firenze Capitale in particolare il saggio di P.
Causarano, Una città benevola? Notabili, filantropia e circuito municipale dell’assistenza
e beneficenza in Firenze Capitale, «Annali di Storia di Firenze», X-XI (2015-2016), pp.
143-167.
14 Sulla Fratellanza artigiana mi permetto di rimandare al mio studio Patria e lavoro.
La Fratellanza Artigiana d’Italia fra identità sociale e pedagogia nazionale, Polistampa,
Firenze, 2012.
15 Si veda sull’argomento, F. Conti, Laicismo e democrazia. La massoneria in Toscana
dopo l’Unità (1860-1900), Centro Editoriale Toscano, Firenze, 1990 e Id., L’Italia dei de-
mocratici. Sinistra risorgimentale, massoneria e associazionismo fra Otto e Novecento,
FrancoAngeli, Milano, 2000; sul tema mi permetto anche di rimandare al mio Dall’Unità
a Fine Ottocento: la presenza massonica fra umanitarismo e anticlericalismo in F. Conti
(a cura di), La massoneria a Firenze. Dall’età dei Lumi al secondo Novecento, Bologna, il
Mulino, 2007, pp. 141-241.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Aprile 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)