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           Fig. 9. Il Palazzo Reale di Messina nella sua configurazione medievale; Messana, da G.
           Braun, F. Hogenberg, Civitates orbis terrarum…, I, Köln, 1572, lam. 50, dettaglio.



           nese, andata interamente perduta a seguito del sisma del 1783, gli
           unici loggiati o porticati che si conoscano sono le due logge dei padi-
           glioni angolari del fronte principale, forse di poco più tarde, ma proba-
           bilmente il tocco citato doveva essere una preesistenza del vecchio ma-
           niero  medievale,  rimpiazzata  nel  corso  del  cantiere  cinquecentesco
           [Fig. 10].
              È certo, invece, che è proprio agli anni di García de Toledo che va
           ricondotta la realizzazione degli ambienti della lunga manica ortogonale
           al corpo di fabbrica della facciata principale, quella che avrebbe ospitato
           al piano terra una cavallerizza monumentale, e a quello superiore la
           grande sala del Parlamento e due (ma forse di una sola all’epoca si
           trattava) vaste anticamere che la precedevano, ambienti di cui rimane
           testimonianza in alcune preziose piante settecentesche pervenuteci 46
           [Fig. 11]. Non si trattava di una costruzione ex novo, piuttosto di una
           delicata operazione di riuso di strutture murarie precedenti, sicura-
           mente di età medievale: all’interno di un involucro murario più antico
           si sarebbero ricavati ambienti per dimensione e per caratteri adeguati
           a un nuovo programma funzionale e agli indirizzi di gusto rinascimen-




              46  Ivi, Real segreteria, Incartamenti, b. 5153.



           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017    n.41
           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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