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560 Maurizio Vesco
Fig. 9. Il Palazzo Reale di Messina nella sua configurazione medievale; Messana, da G.
Braun, F. Hogenberg, Civitates orbis terrarum…, I, Köln, 1572, lam. 50, dettaglio.
nese, andata interamente perduta a seguito del sisma del 1783, gli
unici loggiati o porticati che si conoscano sono le due logge dei padi-
glioni angolari del fronte principale, forse di poco più tarde, ma proba-
bilmente il tocco citato doveva essere una preesistenza del vecchio ma-
niero medievale, rimpiazzata nel corso del cantiere cinquecentesco
[Fig. 10].
È certo, invece, che è proprio agli anni di García de Toledo che va
ricondotta la realizzazione degli ambienti della lunga manica ortogonale
al corpo di fabbrica della facciata principale, quella che avrebbe ospitato
al piano terra una cavallerizza monumentale, e a quello superiore la
grande sala del Parlamento e due (ma forse di una sola all’epoca si
trattava) vaste anticamere che la precedevano, ambienti di cui rimane
testimonianza in alcune preziose piante settecentesche pervenuteci 46
[Fig. 11]. Non si trattava di una costruzione ex novo, piuttosto di una
delicata operazione di riuso di strutture murarie precedenti, sicura-
mente di età medievale: all’interno di un involucro murario più antico
si sarebbero ricavati ambienti per dimensione e per caratteri adeguati
a un nuovo programma funzionale e agli indirizzi di gusto rinascimen-
46 Ivi, Real segreteria, Incartamenti, b. 5153.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017 n.41
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)