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Una strada, due regge, una mappa: la committenza di don García Álvarez de Toledo 563



             segni di cedimento, probabilmente a seguito del procedere dei lavori al
             piano sovrastante della sala magna, da ricondurre sia al carico dei mas-
             sicci setti murari che ripartivano a quel livello il lungo corpo di fabbrica
             gravando  unicamente  sulla  volta,  sia  all’inadeguatezza  delle  antiche
             murature perimetrali reimpiegate rispetto alle azioni spingenti generatesi
             adesso con l’introduzione delle volte reali nell’edificio. Nel 1566, infatti,
             si interveniva, quasi certamente su proposta dello stesso Calamecca a
             capo dei lavori a palazzo, per consolidare la copertura voltata della scu-
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             deria  collocandovi  nove  grosse  catene  metalliche ;  è  possibile,  però,
             che si sia proceduto contestualmente a una rincamiciatura dell’involucro
             murario per migliorare la risposta alle sollecitazioni, aumentandone lo
             spessore al primo livello e limitandosi a realizzare un sistema di grosse
             paraste al secondo al fine di preservare le preziose finestre bifore della
             sala del Parlamento, simbolo magniloquente dell’antichità dell’importante
             istituzione regnicola siciliana, come raffigurato in una veduta settecen-
             tesca tirata su un disegno di Louis-Jean Despréz 50  [Fig. 13].
                A conferma della fragilità strutturale della manica orientale del pa-
             lazzo va ricordato come anche il grande dammuso a copertura della
             sala fu oggetto di interventi di messa in sicurezza e di consolidamento,
             alcuni dei quali a opera del noto architetto Jacopo Del Duca: lo testi-
             monia, ad esempio, un disegno cinquecentesco del gesuita Alfio Vinci
             in cui è ritratta, proprio in virtù della sua arditezza, la complessa in-
                                                                51
             castellatura lignea realizzata per puntellare la volta . Questa non era
             stata ancora costruita nel marzo del 1567 quando invece risultava già
                                                               52
             «cumplito il dammuso che va sopra la cavallerizza» : in quello stesso
             frangente si stavano predisponendo tutte le operazioni preliminari alla
             costruzione della grande volta, il cui sesto sarebbe stato disegnato sul
             muro prima di procedere alla realizzazione  di  impalcature  e  casse-
             forme, per le quali già nel giugno di due anni prima erano state ac-
             quistate alcune centinaia di tavoloni di legno provenienti dai boschi




             reales y el mundo del caballo, Actas del Congreso Internacional Las Caballerizas Reales
             y el mundo del caballo (Córdoba, Diputación provincial, 3-5 ottobre 2014), Instituto Uni-
             versitario “La Corte en Europa” - Universidad Autónoma de Madrid, Córdoba, 2016, pp.
             391-428 (disponibile online all’indirizzo http://iulce.es/tienda/colecciones/las-caballe-
             rizas-reales-y-el-mundo-del-caballo/).
                49  N. Aricò, Una città in architettura cit., p. 95.
                50  Mi riferisco all’incisione intitolata Vue de la Place Royale de Messine..., a corredo
             del volume di J.-C. R. de Saint-Non, Voyages pittoresques ou Description des Royaumes
             de Naples et de Sicile, t. IV, p. I, s.n., Paris, 1785.
                51  Dell’opera provvisionale delduchiana rimane un disegno contenuto nel codice
             manoscritto tardocinquecentesco Libro di Architettura dell’architetto gesuita Alfio Vinci,
             in cui, in un altro foglio, è rappresentata pure la sovrastante armatura lignea del tetto;
             N. Aricò, Libro di Architettura. Edizione critica, GBM, Messina, 2006, pp. 228-231.
                52  Aspa, Tribunal del Real Patrimonio, Lettere viceregie, reg. 528, c. 121v.


             n.41                         Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017
                                                      ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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