Page 97 - 2
P. 97

Una strada, due regge, una mappa: la committenza di don García Álvarez de Toledo 565



             da ricondurre forse all’architetto Calamecca, forse allo stesso viceré:
             mi  riferisco  alla  precisa  volontà  di  impiegare  per  la  realizzazione
             delle finestre di questi due ambienti pietra proveniente dalla lontana
             Siracusa,  la  cosiddetta  pietra  bianca  iblea,  un  calcare  tenero  da
             sempre molto apprezzato sia per il suo colore chiaro sia per la facilità
                                                                      55
             di  lavorazione  che  consentiva  intagli  finemente  scolpiti .  Nel  set-
             tembre del 1566, da Sciacca, dove si era recato per beneficiare di un
             soggiorno termale – sarebbe ricorso alle terme in più di una occasione
             per fronteggiare il peggioramento delle sue condizioni di salute 56  –, il
             viceré  si  affrettava  a  ordinare  ai  funzionari  governativi  della  città
             aretusea di predisporre 300 conci destinati agli elementi intagliati
             delle  finestrature  della  reggia,  indicandone  in  dettaglio  le  dimen-
                  57
             sioni : una volta giunti in cantiere a Messina, l’architetto Giovanni
             del  Mastro  avrebbe  proceduto  alla  stima  dei  «cantoni  di  Siracusa
             che  hanno  di  serviri  per  li  finestri  di  la  quadra  et  di  la  sala  di  lo
             Regio Palazo» al fine di consentirne il pagamento da parte della Corte
                        58
             ai fornitori .
                Se, dunque, va ricondotta all’iniziativa di don García la costruzione,
             a partire da vecchie fabbriche, dell’ala orientale della residenza vicereale
             e  degli  importanti  ambienti  in  essa  ospitati,  va  segnalato  come  nel
             marzo del 1567 già altre parti del nuovo palazzo fossero in costruzione.
             Carlo Aragona Tagliavia, che in quei mesi sostituiva il viceré lontano,
             da un lato manifestava la sua soddisfazione per quanto riferitogli ri-
             guardo all’appartamento (quarto) che «si fa de novo verso Terranova,
             chi tuttavia incomencza ad crixiri et appariri multo bello», dall’altro
             non nascondeva al secreto messinese la sua preoccupazione per il re-





                55  È probabile, tuttavia, che nella città messinese vi fosse già una qualche consuetu-
             dine all’utilizzo di tale materiale se nel 1486 il noto scultore-architetto Antonello Freri si
             impegnava ai marammieri del convento di San Francesco per la costruzione di un chio-
             stro con arcate in pietra di Siracusa su colonne marmoree; D. Ciccarelli, San Francesco
             all’Immacolata di Messina, Officina di Studi Medievali, Palermo, 2008, p. 26. D’altronde,
             questa sarebbe divenuta, già a partire dal Seicento, assai diffusa a Messina tanto da far
             capolino più volte nelle descrizioni settecentesche delle principali fabbriche cittadine;
             C.D. Gallo, Annali della città di Messina..., per Francesco Gaipa, Messina, 1756, passim.
             Infine, ancora nella prima metà del XIX secolo, riguardo alla cosiddetta pietra di Siracusa
             si sarebbe segnalato che di essa «si fa uso per fabbriche non solo in questa città, ma in
             Messina, Catania ecc.»; J. Power, Guida per la Sicilia, Stabilimento poligrafico di Filippo
             Cirelli, Napoli, 1842, p. 120.
                56  Ad esempio nel giugno del 1568, quando dinanzi all’aggravarsi delle sue condizioni
             si recò per alcuni giorni a Bagni San Filippo, nei dintorni di Siena; J. Bosch Ballbona,
             Nápoles, Pozzuoli, Villafranca, sin Pedro de Toledo, in E. Sánchez García (a cura di), Rina-
             scimento meridionale cit., pp. 653-706, alle pp. 671-672.
                57  Aspa, Tribunal del Real Patrimonio, Lettere viceregie, reg. 528, c. 35r.
                58  Ivi, cc.n.n.


             n.41                         Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017
                                                      ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   92   93   94   95   96   97   98   99   100   101   102