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Il Tribunale della Regia Monarchia di Sicilia nel XVII secolo 713
6. Un tribunale laico per i reati “mixti fori”
Il Tribunale della Regia Monarchia estendeva la sua competenza
ai reati “mixti fori” , espressione coniata dai «trattatisti della prima
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età moderna» per delimitare fattispecie «che, come la blasfemia, abi-
tavano la terra di nessuno. Più specificamente rientravano in questa
categoria i crimini morali, sessuali (comportamentali) e d’opinione
perseguibili in concorrenza dal foro ecclesiastico ... e da quello seco-
lare» ; tra questi vi era l’adulterio.
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Nel luglio 1639, il giudice Juan de Torresilla dovette pronunciarsi,
ammettendolo e avocando il processo, sul “gravame” relativo a un
procedimento per “concubinato inveterato” celebrato presso la Corte
arcivescovile nei confronti del notaio Tommaso Vernazza e della tren-
tunenne Caterina Musca . I due avevano fatto ricorso al tribunale
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regio perché ritenevano di essere «innocentissimi» e di essere stati
condannati sulla base di false testimonianze, «per opera di loro ini-
mici capitali» .
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I due sospetti amanti erano comparsi dinanzi al tribunale eccle-
siastico l’11 marzo 1639 . Caterina, che viveva dapprima nel quar-
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tiere del Capo e si era poi trasferita in quello limitrofo di Sant’Ago-
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stino , e il notaio Vernazza avrebbero intrattenuto una relazione da
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otto anni. La donna veniva accusata esplicitamente di essere solita
«mangiare, bevere, conversare e muoversi carnalmente» col suo pre-
sunto amante .
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I vicini di Caterina – diventata vedova poco tempo prima - al
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Capo avevano visto l’uomo entrare più volte nella sua «casa et
90 Sui reati “mixti fori”, cfr. F. Veronese, “Terra di nessuno”. Misto foro e conflitti
tra Inquisizione e magistrature secolari nella Repubblica di Venezia (XVIII sec.), Tesi
di Dottorato in “Storia sociale europea dal Medioevo all’Età contemporanea” (XXI
ciclo), Università degli Studi Ca’ Foscari Venezia, tutor prof. G. Del Torre, a.a. 2009-
2010.
91 Ivi, p. 27.
92 Atto di ammissione del gravame presentato da Tommaso Vernazza e Caterina Mu-
sca da parte del giudice della Monarchia, Asp, Rm, vol. 18, carte non numerate, 24
settembre 1638.
93 Supplica di Tommaso Vernazza e Caterina Musca all’arcivescovo di Palermo, ivi,
carte non numerate, 22 marzo 1639.
94 «Elogium pro reverendo procuratore fiscale Magnae Curiae Archiepiscopalis felicis
urbis Panormi» contro il notaio Tommaso Vernazza e Caterina Musca «alias Muscari»
per «concubinatu inveterato», ivi, carte non numerate, non datato.
95 Testimonianza di Vincenzo Pirrello, ivi, carte non numerate; cfr. anche le testimo-
nianze di Luciano Cavea e Paolo Bergamini, ivi, carte non numerate.
96 Testimonianza di Ninfa Di Peri, ivi, carte non numerate.
97 Interrogatorio di Caterina Musca, ivi, carte non numerate.
98 Testimonianza di Vincenzo Pirrello, ivi, carte non numerate; cfr. anche le testimo-
nianze a questa conformi di Luciano Cavea e Paolo Bergamini, ivi, carte non numerate.
99 Interrogatorio di Caterina Musca, ivi, carte non numerate.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)