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Il network commerciale del Magistrato dell’Abbondanza genovese 587
città. Gli ufficiali dell’Abbondanza, infatti, mantennero i contatti con i
propri corrispondenti ben oltre la fine della carestia, per regolare i pa-
gamenti dei carichi e per essere costantemente aggiornati circa l’an-
damento dei prezzi dei cereali sui mercati nordici. Attraverso l’analisi
della corrispondenza del 1592 è quindi possibile comprendere tipolo-
gia, qualità e provenienza dei carichi giunti a Genova. A partire da
quattro copialettere, sono state analizzate 1.147 missive per il primo
periodo e 450 per il secondo . È apparsa in modo evidente l’espan-
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sione che caratterizzò le reti commerciali genovesi: in un momento in
cui i mercanti locali non erano in grado di soddisfare le richieste come
in tempo di raccolti normali, si cercarono altri operatori, in grado di
muoversi su larga scala e di anticipare l’elevato costo delle derrate.
I dati emersi dall’analisi dei copialettere circa la geografia dei net-
work dell’Abbondanza sono stati elaborati nelle figure e nelle tabelle
che seguono.
La figura 1 mostra i mercati cui la Repubblica faceva riferimento in
tempo di regolare produzione cerealicola nel Mediterraneo. Nel periodo
precedente la crisi del 1590-91, accanto alle lettere per le comunità del
Dominio, relative alla redistribuzione delle scorte nel territorio della Re-
pubblica , altre erano destinate a operatori nella penisola, soprattutto
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inviati della Repubblica che risiedevano nelle zone esportatrici di cereali.
Per Palermo, città in cui il Magistrato aveva il maggior numero di corri-
spondenti, se ne contano 26 solo nel 1586, – pari al 10% delle lettere
dell’intero anno. Altre erano dirette a Corneto, l’attuale Tarquinia , a
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Messina e a Napoli.
Poche missive furono indirizzate a città al di fuori della penisola
italiana: se ne contano tre per Lione nel 1586, tre per Barcellona e
quattro per Maiorca nel 1589.
46 Delle 1.708 lettere schedate, sono state escluse dalla presente analisi quantitativa
quelle che non riguardavano la gestione delle reti e dell’approvvigionamento. Non è chiaro il
motivo per cui la quantità delle lettere dell’Abbondanza diminuisca drasticamente: è forse da
ricercare nella nascita dei Provvisori dell’Olio, le cui competenze prima del 1593 erano affi-
date a una commissione interna all’Abbondanza. P. Calcagno, I Provvisori cit.
47 Queste rappresentano la maggioranza delle missive: per l’intero periodo se ne con-
tano 390 per la Riviera di ponente, 475 per quella di levante e 82 per l’entroterra.
48 Per il ruolo del porto di Corneto nel commercio di cereali, si veda L. Palermo, Il
porto di Corneto fra medioevo e rinascimento, in A. Cortonesi, A. Esposito, L. Pani Ermini,
L. Gufi (a cura di), Corneto medievale: territorio, società, economia e istituzioni religiose,
Tipolitografia Lamberti, Tarquinia, 2007, pp. 99-126.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)