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594 Sofia Gullino
Gli Attori
Oltre all’allargamento geografico, forzato nel caso di mancato rifor-
nimento tramite i canali abituali, è importante rilevare la tipologia de-
gli attori coinvolti. Un approccio qualitativo dei dati ha consentito di
ricostruire alcune figure cui gli ufficiali dell’Abbondanza si affidarono:
rappresentanti genovesi all’estero, grandi mercanti o proprietari di
ditte finanziarie. Questi non erano specializzati nell’esportazione di
vettovaglie, ma li accomunava piuttosto l’esperienza nei commerci di
lungo raggio, che permetteva loro di arrivare in zone fuori dalla portata
degli operatori locali attivi della penisola. Ricordiamo in particolare
Pier Batta Cattaneo ed Ettore Piccamiglio, entrambi ambasciatori ge-
novesi presso la corte di Filippo II a Madrid e Geronimo Spinola,
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mercante genovese ad Anversa . Si interpellò anche Benedetto Mone-
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glia, banchiere al servizio degli Asburgo che nel 1579 era stato console
della nazione genovese ad Anversa . Qui si trovavano abitualmente
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anche i fratelli Giovanni Battista e Lorenzo Giustiniani, che vi avevano
fondato una società con diverse filiali in Italia e nella penisola iberica .
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Negli anni della carestia Giovanni Battista era il corrispondente
dell’Abbondanza a Londra, insieme a Orazio Pallavicino. Fu contattato
anche Geronimo Scorza: mercante genovese e insieme a Simon Ruiz
assentista per Filippo II, egli operava fra le città di Amburgo e Danzica,
come si può evincere dalle missive inviategli da Genova . Per l’Italia
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meridionale si devono ricordare i contatti con Giacomo e Damiano De
Franchi, consoli della natione genovese a Palermo, che riuscirono a
inviare a Genova solo 1.725 delle 2.500 mine richieste . L’Abbon-
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danza si era rivolta anche al savonese Gio Giacomo Gastodengo, ban-
chiere del regno di Sicilia che aveva «molta intratura col Viceré». La
65 In Archivio di Stato è conservato il lungo carteggio fra il Cattaneo e il Senato cit-
tadino: Asge, Archivio Segreto, 1868, Litterarum.
66 V. Vazquez De Prada, Lettres cit., Tomo I, pp. 193-194.
67 C. Marsilio, Dove il denaro fa denaro. Gli operatori finanziari genovesi nelle fiere di
cambio del XVII secolo, Città del Silenzio, Novi Ligure, 2008, p. 80. Ulteriori informazioni
circa gli affari di Moneglia si ritrovano in E. Grendi, I Balbi. Una famiglia genovese fra
Spagna e Impero, Einaudi, Torino, 1997, pp. 27 e 36 e in V. Vazquez De Prada, Lettres
cit., tomo I, p. 195.
68 Alcune informazioni su Giovanni Battista Giustiniani si possono ritrovare in M.
Cavanna Ciappina, Giustiniani, Cesare, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma,
2001, vol. 57.
69 Per il suo apporto finanziario alla corona di Spagna si vedano V. Vazquez De Prada,
Lettres cit., Tomo I, p. 194 e Ivi, Tomo IV, dove sono riportate le lettere fra lo Scorza e
Simon Ruiz riguardanti gli asientos spagnoli fino al 1589.
70 Cfr. Ascge, Abbondanza, 30, Manuale 1591, registrazione del pagamento di 141.330
lire ai De Franchi di Palermo per le 4.711 mine inviate, 22 maggio 1591 e Asge, Archivio
Segreto, 1868, Litterarum, lettera a Giovanni Battista de Franchi, 19 luglio 1591.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)