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Istituzioni del Regno di Napoli di fronte ai sismi del XVII secolo   129


                    riportano gli accadimenti luttuosi come relazioni o cronache – è stato
                    dimostrato  –  la  necessità  di  informazioni  che  si  sviluppa  dopo  un
                    evento traumatico ha innanzitutto una motivazione psicologica: una
                    maggiore circolazione di informazioni sull’evento serve a rendere con-
                    cepibile per i sopravvissuti quello che è inconcepibile . Per la docu-
                                                                         48
                    mentazione politico-istituzionale che stiamo indagando il discorso è
                    parzialmente diverso. La necessità del governo fu avere la precisa co-
                    gnizione di quello che stava avvenendo nei luoghi colpiti per poter eser-
                    citare il suo controllo. Gli eventi calamitosi potevano mettere a repen-
                    taglio la circolazione delle informazioni e quando questo avveniva si
                    metteva a rischio lo stesso controllo del centro sulla periferia . Cono-
                                                                                49
                    scere era dunque essenziale per governare.
                       I depositari di questa conoscenza che già abbiamo incontrato erano
                    il viceré, il Consiglio Collaterale, la Regia Camera della Sommaria e le
                    Udienze, organi di governo e giudiziari della monarchia nelle province.
                    Oltre a questi, le fonti disponibili per il terremoto del Gargano ci con-
                    sentono di intravedere un ulteriore livello di istituzioni coinvolte. Sap-
                    piamo infatti che sull’evento si espresse il re Filippo IV: il 25 luglio
                    1634 egli informò il viceré Conte di Monterey della sua decisione di
                    confermare la disposizione di esenzione fiscale di dieci anni per l’uni-
                    versità di San Severo, a causa dei danni subiti . Le carte presenti
                                                                    50
                    nell’Archivio di Stato di Napoli non dicono molto di più sulla parteci-
                    pazione  diretta  della  monarchia  alla  gestione  dell’emergenza .  Pos-
                                                                                 51
                    siamo solo ipotizzare, in base a questi pochi dati, che il re intervenisse
                    a latere per confermare o modificare decisioni già prese a Napoli .
                                                                                   52
                       Quanto emerso fin qui ci permette di tracciare un quadro di circo-
                    lazione delle informazioni politiche che va dal centro alla periferia e
                    dalla periferia al centro, che potrebbe sicuramente essere complicato,



                       48  G. Clavandier, La mort collective cit.; R. Savarese, Emergenza, crisi, e disastro cit.
                       49  È quanto avvenne in maniera più imponente con la peste del 1656 cfr. I. Fusco,
                    Peste, demografia e fiscalità nel Regno di Napoli del XVII Secolo, Franco Angeli, Milano,
                    2007. Sulla peste del 1656 si veda anche Ead., La grande epidemia: potere e corpi sociali
                    di fronte all'emergenza nella Napoli spagnola, Guida, Napoli, 2017, in cui si evidenzia,
                    tra l’altro, come la perdita di controllo della periferia fece guadagnare spazi di autonomia
                    a feudatari e banditi.
                       50  Asna, Rcs, Carte Reali, c. 40, vol. 3, f. 35, ordine di conferma della sospensione
                    fiscale per il principe di San Severo, 25.07.1634. Sul funzionamento istituzionale e le
                    dinamiche sociali all’interno delle università si veda G. Muto, Istituzioni delle Universitas
                    e ceti dirigenti locali, in Storia del Mezzogiorno cit., vol. IX, pp. 19-67.
                       51  Asna, Cons. Coll., Notamenti, vol. 12, cc.16-17, 27.08.1627; Affari diversi II serie,
                    vol. 158, richiesta del Collaterale al viceré perché solleciti l’invio di relazioni dai luoghi
                    colpiti, 23.10.1694.
                       52  Una dinamica simile è stata messa in evidenza da G. Quenet, Earthquakes in Early
                    Modern France cit., p. 102.


                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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