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Istituzioni del Regno di Napoli di fronte ai sismi del XVII secolo   133


                    le angherie dei soldati del maestro di campo Roberto Dattilo spinsero
                    le popolazioni di Cotrone e Paganici a ribellarsi .
                                                                  65
                       La supplica del frate cappuccino Romualdo de Pidau è più esplicita
                    nello spiegare i soprusi commessi. Secondo il religioso, le truppe erano
                    solite fermare ignari passanti per picchiarli e derubarli . Con un altro
                                                                         66
                    documento veniamo informati che il capitano Dattilo era stato man-
                    dato nella provincia per reclutare soldati, ma trovando le terre in uno
                    stato di spopolamento, era ricorso all’espediente di iscrivere fittizia-
                    mente le persone nei registri e poi indicarle come fuggite. Le vessazioni
                    perpetrate da Dattilo e dai suoi uomini costituivano «[...] un aggiun-
                    gere nova afflittione alle calamità presenti facendo perdere il commer-
                    cio e desistere le povere genti dalli loro travagli [...]» . Inoltre ci viene
                                                                       67
                    spiegato che questi soldati si rifiutavano di riconoscere l’autorità del
                    tribunale dell’Udienza, approfittando di fatto dello stato di confusione
                    causato dal terremoto .
                                          68
                       Il crollo demografico dovuto al sisma dunque causò nell’immediato
                    uno stato di spaesamento delle comunità, provocando la messa in di-
                    scussione dell’ordinario funzionamento della giustizia e quindi favo-
                    rendo lo sciacallaggio dei malintenzionati. Come generalmente accade
                    all’indomani di eventi di questo genere, infatti, il disastro scardina l’or-
                    dine consueto delle cose, mettendo in discussione il funzionamento
                    delle istituzioni, le gerarchie sociali, le attività economiche, precipi-
                    tando i luoghi colpiti in uno stato di morte collettiva . Per il governo
                                                                        69
                    del Regno di Napoli l’esigenza di riprendere il controllo della provincia
                    sottraendola al caos era perciò fondamentale.
                       Per questo motivo il 12 aprile 1638, a poco meno di un mese dalla
                    prima scossa di terremoto (27 marzo), il viceré affidò a Ettore Capece-
                    latro il compito di portarsi in Calabria per «riconoscere e remediare li
                    detti danni et rovine» . L’inviato Capecelatro era una figura straordi-
                                         70
                    naria, direttamente dipendente dal potere centrale, cui furono sotto-
                    messe le giurisdizioni ordinarie. I compiti che gli furono attribuiti con-
                    sistevano nella sepoltura delle vittime, riparazione di edifici pubblici e
                    privati, soccorso ai sopravvissuti. Prima di «remediare» ai danni, però,


                       65  Asna, Segr. Vic., Scritture diverse, vol. 69, relazione dell’inviato Ettore Capecelatro
                    sulla ribellione di Cotrone e Paganici ai soldati spagnoli, 23.07.1638.
                       66  Asna, Segr. Vic., Scritture diverse, vol. 70, petizione del frate cappuccino Romualdo
                    de Pidau per denunciare gli abusi del capitano Roberto Dattilo, 18.05.1638.
                       67  Asna, Segr. Vic., Scritture diverse, vol. 70, 18.05.1638, supplica dell’Udienza pro-
                    vinciale di Cosenza spedita al viceré perché intervenga a reprimere gli abusi del capitano
                    Dattilo.
                       68  Ibidem.
                       69  G. Clavandier, La mort collective cit.
                       70  Asna, Cons. Coll., Curiae, 112, cc. 18v-20, nomina di Ettore Capecelatro a com-
                    missario straordinario per il terremoto in Calabria, 22.04.1638.


                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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