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Istituzioni del Regno di Napoli di fronte ai sismi del XVII secolo 137
delle fortificazioni . La comunità locale di Leporano cercò dunque un
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rimedio al pericolo cui si era trovata esposta, senza essere certa di
poter contare effettivamente sull’aiuto del governo centrale: il terre-
moto aveva fatto crollare le sue fortificazioni esponendola alla minac-
cia dei turchi, la popolazione era fuggita in cerca di riparo e non era
rimasto quasi nessuno a difendere il luogo. La richiesta di Leporano
non fu ignorata: dopo aver preso informazioni, la Regia Camera decise
che il pericolo era reale. Ciò che poté fare, però, era solo votare la so-
spensione di qualsiasi pagamento dovuto per tre anni .
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Qualcosa di simile accadde all’università di Barletta. Il terremoto e il
maremoto avevano danneggiato seriamente le sue mura, ma la comu-
nità non aveva denaro per ripararle, dovendo impiegare le sue risorse
per le imposte. La richiesta fu dunque più ardita di quella di Leporano,
poiché propose che fosse la Sommaria stessa a sostenere le spese per il
rifacimento delle fortificazioni. Anche qui fu mandato il governatore di
Terra d’Otranto, don Gonzalo de Mendoza, a accertarsi dei danni. La
sua relazione fu molto esplicita: le entrate dell’università erano inferiori
alle uscite, dunque essa non avrebbe potuto sostenere la spesa di ripa-
razione; d’altra parte la piazza era troppo importante per essere lasciata
a sé stessa. Si trovava infatti in prima linea contro i turchi, dai quali ci
si aspettava un possibile attacco il 24 ottobre. Il governatore pregò dun-
que la Sommaria di prendere opportuni provvedimenti, prima che so-
praggiungesse l’estate. La situazione appariva talmente grave che alla
fine la Sommaria decise di prendere in carico le spese .
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La questione delle fortificazioni danneggiate divenne un problema
ricorrente nella zona . Tuttavia le fonti non sono particolarmente pro-
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dighe di informazioni sul sisma del 1646 . Il dato si spiega facilmente.
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Negli anni immediatamente successivi l’attenzione delle autorità era
destinata a essere assorbita dai moti antispagnoli del 1647-48 .
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76 A. Calabria, The cost of empire cit., pp. 76-89 sulle voci di spesa del Regno sotto il
dominio spagnolo e la predilezione per le spese militari a sfavore di quelle per le infra-
strutture.
77 Asna, Rcs, Consulte, vol. 48, cc. 14-15, relazione del governatore provinciale con-
tenuta nella discussione della Sommaria sulla petizione dell’università di Leporano,
12.04.1646.
78 Asna, Rcs, Consulte, vol. 48, c. 184-185, consulta sui danni all’università di Bar-
letta con una relazione del governatore provinciale, 18.02.1646.
79 Già prima del 1646 gli ingegneri avevano mandato una relazione sui danni alle
fortificazioni di Gallipoli, Otranto e Cotrone senza però fare esplicito riferimento al pre-
cedente terremoto cfr. Asna, Cons. Coll., Negotiorum Camerae, vol. 15, cc. 61-63, rela-
zione sui danni alle fortificazioni.
80 Tra gli eventi sismici studiati dal gruppo di ricerca dell’Ingv le conoscenze su que-
sto terremoto risultano ‹‹poco approfondite››.
81 Non a caso il volume 115 della serie Curiae del Consiglio Collaterale, relativo agli
anni 1646-1649 contiene molteplici riferimenti a tumulti, incendi e confische di beni
nelle province in rivolta, cfr. Asna, Cons. Coll., Curiae, vol. 115.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)