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Per una storia della città di Odessa 59
città portuale, al di là dell’indubbio rilievo che va dato alle relazioni
politico-diplomatiche fra il Regno di Sardegna e la Russia.
Nell’ambito della ricognizione di taglio largamente storiografico che qui
diamo su Odessa, ci limitiamo a prescegliere alcuni documenti, fra i più
originali, che si trovano nelle due buste non coperte da inventario che
concernono il periodo iniziale e finale della vita del Consolato, riman-
dando a un futuro studio un’analisi che possa prendere in considerazione
l’insieme dei fondi preunitari concernenti Odessa. Dalla corrispondenza
del 1818, si evince che uno dei primi atti del Console generale sardo,
precedente al suo arrivo a Odessa, fu quello di proporre come vice-con-
sole il torinese Giuseppe Amedeo Ortalda, che aveva in quella città suoi
«particolari interessi» , ma che in seguito si sarebbe rivelato una gran
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delusione per la sua compromissione con i moti piemontesi del 1821, che
ne comportò l’allontanamento.
In una lettera del 30 agosto 1822 a Giovanni Piccono della Valle, che
resse la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri dal 13 aprile del 1821 al
18 luglio 1822, il Console generale Dattili della Torre usò toni di rimpro-
vero nei confronti del suo ex collaboratore Ortalda, cercando di allonta-
nare da sé l’ombra del sospetto di essere stato anch’egli favorevole ai
moti . In un’altra lettera, sempre del 30 agosto 1822, al nuovo titolare
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della Segreteria per gli Affari Esteri Vittorio Amedeo Sallier de La Tour (o
Della Torre) parlava della «funesta rivoluzione dei Greci» . Tali espres-
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sioni, però, contrastano sia con l’aver egli caldeggiato la nomina di Or-
talda, sia, soprattutto, con l’entusiasmo che aveva dimostrato all’annun-
cio della «generale sollevazione della Nazione greca contro i Turchi» nel
marzo 1821.
Il Console generale, infatti, aveva aperto una densa relazione al Mini-
stro del 16 marzo 1821 con queste parole:
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La Nazione greca che meditava da gran tempo di liberarsi dell’oppressivo do-
minio dei Turchi levasi ora in Massa nella Speranza di riconquistare l’antica sua
Patria.
In tutti i luoghi dove esistono Greci fu pubblicato il Proclama che con doverosa
sollecitudine, ho l’onore di trasmettere a V. E.
Moltissimi Greci domiciliati in questa città, giovani, vecchi e di ogni classe,
provvisti di pecuniari soccorsi, e di ogni arma, dimostrando un energico Spirito
Nazionale, si dirigono al Quartier Generale di Jassi in Moldavia, ove sono chiamati
dal loro generale in Capo, il Principe Alessandro Ipsilanti, aiutante di campo
70 Ast, Consolati nazionali, Odessa, Busta 1, Lettera Dattili a San Marzano [Segretario di
Stato per gli Affari Esteri], 31 marzo 1818 con allegata Memoria di G.A. Ortalda.
71 Ivi, Lettera Dattili a Della Valle, 30 agosto 1822. La lettera è in francese e la busta
porta l’indicazione «à lui seul».
72 Ast, Consolati nazionali, Odessa, Busta 1, Lettera Dattili a Della Torre, 30 agosto 1822.
73 Ivi, Lettera Dattili a San Marzano, 16 marzo 1821.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)