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58 Giulia Lami
“mercanzie” arrivate a destinazione da vari porti mediterranei, e tramite le
pagine dedicate al commercio della «Gazzetta di Odessa» .
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Sempre interessanti per capire la vita della comunità di riferimento
sono gli interventi attuati a supporto di sudditi in difficoltà, la gestione
delle questioni ereditarie, le vicende connesse ai bastimenti in arrivo o
in partenza dal porto, i riferimenti al volume di traffico, alle sue oscilla-
zioni, ma anche l’assistenza nella soluzione di complessi contratti e ver-
tenze commerciali. A questo si possono aggiungere le dettagliate infor-
mazioni sulle visite delle autorità, con il corredo di cerimonie o feste
celebrate in città, la menzione di rappresentazioni teatrali e musicali, il
riferimento alle questioni, meno felici, riguardanti i problemi logistici e
sanitari – ivi incluse le epidemie che periodicamente colpiscono Odessa
–, l’andamento di lavori privati o pubblici, come la creazione e l’ampia-
mento del porto franco, che sollecitano l’attenzione dei consoli; i pro-
blemi inerenti alla vita del Consolato stesso, fra cui le carriere e i com-
pensi di chi vi lavora, le spese impreviste, i rapporti con i viceconsoli e
così via. E questo sullo sfondo delle vicende storiche maggiori in cui
l’area è coinvolta, dalla rivoluzione greca del 1821 – con le sue alterne
fortune, non secondarie per la tranquillità della navigazione –, alla con-
fusione determinata dall’insurrezione decabrista del 1825 nella succes-
sione al trono russo, dalla guerra russo-turca del 1828-1829 e le nuove
crisi “d’Oriente” del 1832-1833 e del 1840 alla guerra di Crimea (1853-
1856), sino alla seconda guerra di indipendenza (1859), che venne se-
guita con trepidazione anche da Odessa, proprio per la comunità ita-
liana che vi risiedeva.
Sui primi due consoli effettivi – poiché Giulio Doria di Dolceacqua
già prescelto nel 1816, dopo lungo tergiversare, rinunciò all’incarico e
non raggiunse mai Odessa – si è soffermato Alessandro Zussini , for-
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nendo vari esempi dell’attività da loro esercitata lungo alcune delle
linee indicate sopra: si tratta di Luigi Dattili della Torre e di Gaetano
Milanta che tennero il consolato rispettivamente dal 1818 al 1824 e
dal 1825 al 1836 . Indubbiamente andrebbero indagati anche i pe-
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riodi successivi nelle persone dei Consoli generali: Giuseppe Giovan-
netti (dal 1837 al 1842); Antonio Repetto (dal maggio del 1842 al
1850); Andrea d’Andreis dal 1850 al 1852; Stefano Berzolese dal 1853
al 1855; Gabriele Galateri di Genola dal 1856 al 1859; infine, per il
1860, Giuseppe Spagnolini. Ne uscirebbe un quadro variegato, intes-
suto di episodi illuminanti su molti argomenti trattati negli studi sulla
67 Indicativi i Bollettini (compilati in italiano da Luigi Lemmi) nn. 35-37 del mese di luglio
1826. Ast, Consolati nazionali, Odessa, Busta 1.
68 A. Zussini, Due consoli a Odessa cit.
69 Gaetano Milanta morì a Odessa nel 1836: al suo posto subentrò il figlio Felice per una
breve reggenza fino all’arrivo di G. Giovannetti.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)