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54 Giulia Lami
regno di Napoli . Suo figlio Michele (1808-1882), che divenne suddito
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russo solo nel 1853, divise la sua vita fra Napoli e la Russia e giocò un
ruolo importante nella vita culturale d’Odessa . Egli scrisse un breve
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saggio sulla città di Odessa (1834) , il cui manoscritto si conserva
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nell’Archivio di Stato di Napoli, e altri successivi contributi sullo stesso
tema, di certo spessore e interesse . I suoi eredi – che sono, a nostro
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avviso, come si deduce dal patronimico Michajlovič entrambi suoi figli,
e non l’uno il padre e l’altro il nipote – Ludvig M. de Ribas e Aleksandr
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M. de Ribas furono entrambi dediti a coltivare e promuovere gli studi su
Odessa.
L’avventura della famiglia de Ribas mostra il potere d’attrazione che la
Russia esercitava all’estero al momento della sua apertura all’Europa. Nel
contempo, va sottolineato che la fortuna dei nuovi arrivati non era
assicurata, né durevole, se si considera che alla fine della sua vita Felice
de Ribas era quasi povero e cercava d’ottenere un posto di console per suo
figlio Michele e una pensione per sua moglie dalla corte borbonica: un
epilogo abbastanza amaro per un personaggio che aveva cercato la
prosperità sulle rive del Mar Nero, attirato, come molti altri, dalle promesse
offerte dalla Nuova Russia. Che questa avesse un notevole sviluppo è
innegabile, ma certo con tempi e modi che pesarono negativamente sulla
vita di molti fra gli stranieri che vennero a insediarsi nei differenti territori
che la componevano e cioè le province (in russo: gubernija) di Cherson (con
Odessa), di Ekaterinoslav, della Tauride e della Bessarabia.
Il nuovo zar Alessandro I, comprendendo l’importanza del Mar Nero
per la Russia, riprese la politica di Caterina II e si sforzò di garantire la
53 “Il Consolato di Odessa fu tenuto dal 1803 al 1845 da D. Felice de Ribas, e dopo una
breve reggenza di D. Antonio de Ribas, fino al 1850 dal Principe di Santa Severina. A questi
seguì, come reggente per due anni, Michele de Ribas, indi fino al 1860 D. Massimo Nugnes
di S.Secondo”. Cfr. M. Di Filippo, Per una storia dei rapporti fra il Regno Di Napoli e l’Impero
russo cit., p. 276.
54 M. Marzano, I de Ribas, una famiglia napoletana ad Odessa, in L. Mascilli Migliorini,
M. Mafrici (a cura di), Mediterraneo e/è Mar Nero: due mari tra età moderna e contemporanea,
ESI, Napoli, 2012, pp. 139-162. Si veda anche M. Mafrici, La diplomazia in azione: rapporti
commerciali tra la Russia e il regno di Napoli e M. Sirago, Il consolato napoletano nel Mar Nero
e lo sviluppo di Odessa tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, ivi, pp. 31-54
e pp. 203-233. Cfr. la figura di Giuseppe de Ribas proposta da M. Sirago con quella di B.
Montclos (supra n. 50).
55 Si veda G. Moracci (a cura di), M. de Ribas, Saggio sulla città di Odessa cit.; Michele
de Ribas scrisse anche l’articolo Geografia. Considerazioni sul Danubio, «Rivista napolitana»,
a. II, t. 2 (1840) e il racconto La pazza d'Ischia, ivi, a. III, t. 2 (1842).
56 M.F. de Ribas, Rasskazy odesskogo starožila [I racconti di un vecchio abitante di
Odessa], prima pubblicati (1878) sulla rivista «Pravda» e poi raccolti in L.M. de Ribas (a cura
di), Iz prošlago Odessy [Dal passato di Odessa], Marazli, Odessa, 1894.
57 Come sostenuto da G. Cheron, Saggio Sulla Citta di Odessa. By Michele de Ribas.
Edited by Giovanna Moracci. Genoa: Casa di Risparmio di Genova e Imperia, «Slavic Review»,
vol. 49, n. 3 (1988), p. 450.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)